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Attualità sabato 05 ottobre 2019 ore 10:00

Ciclovia tirrenica da Ventimiglia all'Elba

Veduta della rada di Portoferraio (foto di repertorio)

L'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, nell'ambito di un convegno, ha fatto il punto sul progetto di mobilità sostenibile



LIVORNO — Una ciclovia che da Ventimiglia, al confine con la Francia, arriva fino a Roma seguendo il litorale toscano. 387 chilometri nel solo tratto toscano, che diventano oltre 1000 se si sommano anche i tratti ligure e laziale, con i collegamenti con le stazioni ferroviarie e i porti. In totale circa il 30 per cento già esistente ed il restante da adeguare o realizzare, attraverso 5 Province e 30 Comuni. 

Con queste caratteristiche la Ciclovia Tirrenica si presenta come l'asse verticale del sistema regionale delle vie ciclabili, incrociandosi con l'asse orizzontale, rappresentato dalla Ciclovia dell'Arno-Sentiero della Bonifica, secondo quanto previsto dal Priim (Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità) approvato nel 2014 e in corso di attuazione.

L'infrastruttura è stata al centro di un convegno organizzato a Livorno dalla Regione nell'ambito del ciclo di incontri ‘La Toscana che si muove'. Ad aprire i lavori è stato l'assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, che ha sottolineato con forza la scelta della Toscana di mettere al centro delle sue politiche la mobilità sostenibile.

Vincenzo Ceccarelli

"Dal 2014 ad oggi – ricorda Ceccarelli - la Regione ha messo a bilancio 64 milioni di euro per interventi sulla mobilità ciclabile sull'intero territorio regionale, promuovendo investimenti complessivi per oltre 90 milioni di euro, grazie alle compartecipazioni degli enti coinvolti. Stiamo lavorando sia per creare le condizioni affinché i Comuni possano portare avanti i loro interventi nell'ambito di un programma chiaro e ben definito, sia per sostenere la manutenzione lungo le ciclopiste via via vengono costruite, in modo che il sistema ciclabile realizzato resti sempre efficiente".

La Ciclovia Tirrenica è una delle grandi vie ciclabili regionale ed interregionale di interesse tracciate dalla Regione per coniugare lo sviluppo di una mobilità sostenibile, sana e amica dell'ambiente, con lo sviluppo turistico ed in particolare del cicloturismo, cresciuto del 40 per cento in Toscana negli ultimi anni. Il sistema regionale delle ciclovie (che oltre a quella Tirrenica e alla Ciclopista dell'Arno-Sentiero della Bonifica, prevede anche l'itinerario ciclabile Firenze-Bologna, la ciclovia Tiberina, l'itinerario ciclabile Grosseto-Siena-Arezzo e la Francigena ciclabile) non soltanto contribuirà ad abbattere le emissioni atmosferiche incentivando l'uso della bici per gli spostamenti quotidiani, ma aumenterà in maniera significativa l'attrattività turistica della Toscana, offrendo a cicloturisti ed amanti dell'escursionismo itinerari di elevata valore storico-artistico, gastronomico e naturalistico ch e si snodano lungo tutta la regione, attraversando anche le grandi città d'arte ma senza limitarsi ad esse.

"La scelta che abbiamo fatto è chiara – spiega l'assessore - disegnare un sistema regionale di ciclovie capace di connettersi sia con i grandi itinerari nazionali che con le ramificazioni territoriali. Ed in questo sistema gli assi portanti sono rappresentati dalla Ciclovia dell'Arno e dalla Ciclovia Tirrenica, i due itinerari sui quali ci siamo concentrati per primi e che sono più avanti nella progettazione e realizzazione. La chiarezza negli obiettivi – spiega l'assessore – ci ha permesso di lavorare in modo organico e coerente, evitando gli sprechi e la dispersione di fondi".

"La Toscana – ha aggiunto Ceccarelli - ha scelto già da anni di andare avanti nella direzione che oggi ci viene indicata a gran voce dai movimenti dei giovani che lottano contro i cambiamenti climatici e chiedono l'abbattimento delle emissioni di CO2. Siamo dunque sempre più determinati nel portare avanti la nostra scelta di promuovere una mobilità sostenibile, che i dati confermano avere importanti ricadute sull'abbattimento delle emissioni climalteranti".

"La ciclovia Tirrenica – ha concluso l'assessore - è stata inserita tra le 10 ciclovie turistiche di valore nazionale ed avrà finanziamenti dal MIT dal 2019 fino al 2023 per la sua progettazione e realizzazione. Grazie ad un protocollo siglato ad Aprile con il Ministero la Toscana sarà capofila dell'intero progetto e avremo 16 milioni di fondi per finanziare lo studio di fattibilità tecnico-economica ed i primi lotti funzionali. Questo è stato possibile grazie ad una grande condivisione del progetto tra le 3 regioni interessate e, all'interno della nostra regione, tra la Regione, le Province e i Comuni interessati".

Il valore complessivo degli interventi necessari per la realizzazione della ciclovia Tirrenica è di 100 milioni di euro per il tratto toscano, somma che sale a oltre 300 milioni se si considera l'intero tracciato da Roma a Ventimiglia. La parte toscana delle opere sarà percorribile in continuità in tutta la sue estensione nel 2023.

La Regione ha inoltre già cofinanziato tratti di ciclopista nel Comune di Orbetello (188.000 euro) e nei Comuni della Versilia (211.000 euro), ai quali si sono aggiunti 500.000 euro di finanziamenti del progetto comunitario Intense (utilizzati per interventi già realizzati o in via di realizzazione nei Comuni di Fosdinovo, Massa, Montignoso, San Vincenzo, Piombino, Castiglione della Pescaia, Monte Argentario e del Parco Regionale della Maremma).

Con i fondi strutturali sono stati finanziati, nel 2018, altri interventi nella provincia di Livorno (Comuni di Livorno, Rosignano, Cecina), mentre il Comune di Livorno, completerà il tratto di urbano di Ciclovia Tirrenica (dal Calambrone al Maroccone) grazie a un finanziamento di circa 1,2 milioni di euro sui fondi nazionali per la sicurezza stradale.

Nel corso del 2016 la Regione, in accordo con le 5 Province, i 30 Comuni, le 3 Autorità Portuali e i 4 Enti parco interessati, ha siglato tre protocolli d'intesa per la progettazione, la realizzazione e la valorizzazione della Ciclopista Tirrenica, istituendo tavoli tecnici per arrivare a un progetto definitivo concordato con tutti. In questa fase è stata inserita anche l'Isola d'Elba, che non era inizialmente presente.

Gli uffici regionali stanno lavorando insieme ai Comuni ed agli altri enti allo scopo di produrre un itinerario condiviso e coerente con gli strumenti programmatici delle diverse amministrazioni. Molti interventi sono stati fatti, per gli altri si sta lavorando. L'itinerario sarà percorribile nel 2023.


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