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Attualità giovedì 22 giugno 2023 ore 15:57

Cnr, inaugurata la base di ricerca a Pianosa

La base coinvolge tre strutture del Cnr e la foresteria può ospitare fino a 25 persone. Ecco i dettagli dei progetti in corso



ISOLA DI PIANOSA — Con una capienza fino a 25 posti letto distribuiti in 11 camere, ospiterà ricercatori per progetti nazionali ed internazionali su gli ambienti e gli ecosistemi marino e terrestre, le risorse idriche ed il clima. 

La “Base Ricerca Pianosa” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Brp-Cnr) si colloca sull’Isola di Pianosa (arcipelago toscano) nell’edificio “Ex-caserma Carabinieri”, messo a disposizione dal demanio, al Dipartimento di “Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente” (Cnr-Dsstta). 

Il progetto Brp-Cnr prende concretamente vita nel 2019 quando la gestione della struttura è affidata all’Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pisa (Cnr-Igg) in collaborazione con l’Istituto di bio economia (Cnr-Ibe), e con l’Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar).Con i suoi 15-25 posti letto distribuiti in 11 camere, il locale cucina, i locali ufficio ed i locali laboratorio e di divulgazione scientifica, la Brp-Cnr costituisce una infrastruttura strategica in grado di ospitare gruppi di lavoro, supportare progetti di ricerca e/o di formazione e favorire un confronto e un dibattito tra le varie comunità locali, nazionali ed internazionali su tematiche di scienza di base, ma anche di scienza applicata con ricadute sul territorio. 

Si inserisce in un laboratorio naturale, quale è l’Isola di Pianosa con le sue peculiari caratteristiche climatiche, idrologiche, morfologiche, geologiche e biologiche s.l. che offrono numerose possibilità per ricerche scientifiche monotematiche e/o integrate, sui due macro-ambienti “terra” e “mare”.

La Brp-Cnr sta già ospitando e supportando diverse attività e progetti di ricerca di ordine nazionale ed internazionale, come ad esempio quelli rivolti alle relazioni tra clima, ciclo idrologico/risorse idriche. Sono in corso infatti, i progetti “Hydro-Island” e “PianosaAquifer”. ll progetto “PianosAquifer” è stato attivato da Cnr-Igg e prevede il monitoraggio dei quantitativi e delle caratteristiche chimico-fisiche ed isotopiche delle varie componenti del ciclo idrologico sull’isola di Pianosa, con particolare riferimento a quelle che condizionano le acque sotterranee del peculiare sistema acquifero.

Lo scopo generale, è quello di verificare gli effetti dei trend climatici sulla risorsa idrica sotterranea in un ambiente insulare con condizioni di stress idrico ben rappresentative del quadro idro-climatico della regione mediterranea. Obiettivi più specifici riguardano la definizione quantitativa di processi e meccanismi che regolano l’effettiva disponibilità idrica per gli ecosistemi e l’abitabilità dell’isola, includendo le problematiche legate all’intrusione marina e alla presenza di sostanze indesiderate, quali nutrenti legati alle attività agricole dell’ex-colonia penale e alcuni elementi in traccia presenti nelle parti più profonde del sistema acquifero.Il progetto “Hydro-Island” è svolto nell’ambito di un programma Unesco ed è focalizzato sugli impatti dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche delle piccole isole e sui loro ecosistemi, prendendo Pianosa come area pilota grazie anche alla disponibilità di dati prodotti dalle reti di monitoraggio idrologico-idrogeologico da tempo allestite e supportate dalla Brp-CnNR, con la partecipazione di altri partner del progetto. Hydro-Island adotta un approccio multidisciplinare, geologico, idrologico, idrogeologico, geochimico-isotopico, geofisico e di “remot sensing-smart technology” per meglio conoscere e quantificare i processi condizionanti la disponibilità idrica s.l., condividendo dati e conoscenze con la comunità scientifica ed il territorio, oltre che svolgendo attività di educazione ambientale alle giovani generazioni. 

La presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza ha spiegato: "Quella di Pianosa, è una infrastruttura per la ricerca che coinvolge tre istituti del Cnr. La base coniuga l’approccio multi disciplinare ai cambiamenti climatici ma è soprattutto aperta, come dimostrano alcuni studi già in corso, alla interazione con altri enti di ricerca e partner europei ed internazionali. L’”ospitalità” di questa base darà frutti di conoscenza a beneficio della collettività”. 

Il direttore di Cnr-Igg, Antonello Provenzale ha detto: “L’isola di Pianosa grazie alla sua posizione nel Mediterraneo ed alla sua inclusione dal 2009, nel piano del Parco dell’arcipelago Toscano, rappresenta un laboratorio naturale ideale per lo studio dei cambiamenti climatici. Grazie infatti alle sue peculiarità non solo marine ma anche geologiche, si presta a raccolta dati e ricerche di particolare rilevanza scientifica. Per questo, l’ avere una sede logistica permanente ed attrezzata, in un “laboratorio naturale”, significa fornire un sicuro supporto ai team di ricerca multidisciplinari provenienti dall’intero bacino mediterraneo”. 

Marco Doveri, Cnr-Igg e coordinatore scientifico Brp-Cnr ha aggiunto: “La Base si inserisce in un laboratorio a cielo aperto quale è la piccola Isola di Pianosa e tutto il suo patrimonio naturalistico. Rappresenta pertanto una infrastruttura strategica di supporto a ricerche scientifiche e a programmi di formazione, con ricadute fino alla scala internazionale vista la rappresentatività del sito nel contesto dei cambiamenti climatici del bacino Mediterraneo”.

Sandra Trifirò, Cnr-Igg e supporto tecnico-scientifico e logistico Brp-Cnr, ha spiegato: “La Base vuole essere un centro di networking per ricercatrici e ricercatori provenienti da discipline diverse in grado di promuovere sinergia di ricerca e curiosity driven anche in tematiche urgenti come i cambiamenti climatici. Tutto questo grazie agli sforzi congiunti che hanno permesso di rinnovare e di ampliare gli spazi esistenti con l’allestimento di nuovi laboratori per misure in campo, una foresteria attrezzata per ospitare fino a 25 persone, una sala convegni equipaggiata per teleconferenze e un supporto tecnico-logistico per l’avvicendamento di diversi gruppi di ricerca nazionali e internazionali. La Brp è inoltre una struttura funzionale aperta per la formazione, disseminazione e divulgazione pronta ad accogliere le ricercatrici e i ricercatori del futuro”.


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