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Politica sabato 13 marzo 2021 ore 06:30

Petizione online contro le aree marine protette

L'ha lanciata su Change.org il movimento "Si alla tutela del mare, No all'area marina protetta". Ecco le motivazioni della contrarietà



ISOLA D'ELBA — Prosegue il dibattito sull'eventuale istituzione di aree marine protette all'isola d'Elba ed il movimento "Si alla tutela del mare, No all'area marina protetta" ha lanciato una petizione online per esprimere la propria contrarietà. Nei mesi scorsi invece Legambiente insieme ad altre associazioni aveva lanciato una petizione favorevole alle aree marine protette.

Nella petizione pubblicata sul sito Change.org, rivolta ai sindaci e ai cittadini dell'isola d'Elba, vengono spiegate le motivazioni della contrarietà alla istituzione di aree marine protette all'Elba.

Qui di seguito pubblichiamo il testo della petizione:

"Sono ormai mesi che leggiamo nei vari canali d'informazione elbani articoli riguardanti le Amp (Aree Marine Protette). Un continuo, bombardante messaggio al fine di convincere la gente, i cittadini del territorio a compiere questo infausto passo.

Da una nota inviata al Ministro dell’Ambiente pro – tempore Sergio Costa del 18/12/2020 si evince che il Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani chiedeva ufficialmente la riapertura dell’iter di istituzione dell’AMP nell’Arcipelago Toscano, sottolineando che a differenza di anni fa, gli Elbani sarebbero ad oggi favorevoli.

In realtà non è mai stato chiesto nessun parere ufficiale alla cittadinanza, tranne che una raccolta firme promossa dal Ced (consorzio Diving Elbano), Legambiente, Guide subacquee del Parco Nazionale e l’Asd Diversamente Marinai, che contava 5000 firme le quali però rappresentano solamente lo 0,72 della popolazione Elbana su una stima di 30.000 abitanti!

Pertanto risulta chiaro che ai promotori non interessa cosa realmente pensano i cittadini, ma l’interesse è solamente quello di istituire l'Amp, dando uno schiaffo alla democrazia.

In barba alla stragrande maggioranza dei cittadini, una minoranza ha deciso di riproporre l’iter per istituire all’Isola d'Elba un’Amp (come successe nel 2007 e fortunatamente, per il volere degli Elbani, fallita), sotto l’egemonia del Parco dell’Arcipelago Toscano che ne sarà il gestore (vedi articolo QUInews Elba del 18/12/2020).

Quali sono gli interessi che muovono queste persone ed Enti a voler realizzare così animatamente questo progetto?

Forse la tutela dell’ambiente e del mare? Addirittura qualcuno si auto-definisce “I Paladini del Mare”...

Oppure qualche altro interesse…sveliamo l’inganno…

Leggendo il regolamento si capisce chiaramente che chi vuole portare avanti l’Amp non è interessato all’ambiente, ma è interessato ad accaparrarsi la gestione del territorio per fini puramente economici.

Molti sono i soldi che arriveranno all’ Ente gestore e ai suoi “figli” dalla comunità Europea, e molti sarebbero i soldi che dovranno pagare turisti e residenti in permessi ed autorizzazioni, ma nulla arriverebbe ai Comuni, né in beni né in servizi per il cittadino.

Purtroppo abbiamo sotto gli occhi come viene gestito il Parco a terra, che è solo un limite per il territorio specialmente per chi ci vive; non porta e non ha portato nessuna ricchezza ambientale o economica.

Chiunque può vedere come il Parco sia gestito nell’incuria, basti guardare "l’Oasi" di Mola, oppure camminare lungo la GTE in direzione Buca di bomba per vedere sotto strada una quantità indecente di rifiuti (materassi, materiali edili, scaldabagni, plastica).

Il Parco, che detiene il ruolo di tutore dell’ambiente, non riesce neppure a mantenere pulite ed in salute le aree che gli competono e vorrebbe aumentare i propri confini?

Il Parco che ha voltato le spalle al comitato contro il dissalatore di Mola, che è un vero eco-mostro, vorrebbe innalzarsi a paladino della tutela ambientale?

Ci sembra assurdo!

Se questo è il presupposto per gestire anche una eventuale AMP, noi non ci stiamo, gli Elbani non vanno presi in giro.

Noi del movimento “Sì alla tutela del mare No all'AMP” siamo pronti a presentarci uniti per difendere il nostro mare, un mare che deve essere di tutti, un mare difeso e gestito da chi ha ben chiara la realtà sociale, ambientale ed economica: i cittadini Elbani!

È una cosa scandalosa che si approfitti di un momento come questo, dove la gente muore e si ammala a causa del Covid19, per portare avanti in sordina questa espropriazione del territorio.

Si è già visto altre volte che chi vuole istituire un'AMP gioca sull’ingenuità delle persone in nome dell’ambiente inventando notizie false  promettendo soldi (fondi europei) che poi gestirà in maniera monopolistica, promettendo falsamente collaborazione con le istituzioni locali elette dai cittadini. Giochini politici e menzogne non ci piacciono: l’Elba merita più rispetto!

Noi del movimento “Sì alla tutela del mare No all'AMP” ricordiamo che il Parco è un Ente con poteri che scavalcano gerarchicamente quelli degli Enti locali e non è soggetto al voto della cittadinanza. Un'estensione del Parco a mare, attraverso la creazione dell'AMP, darebbe ancora più potere ad un’istituzione che ha l’autorità per sovra determinare la volontà dei cittadini; da ciò ne deriverebbe una progressiva perdita di autonomia degli Enti locali eletti (Comuni) e di tutti i cittadini. L’istituzione di un'AMP è una scelta dalla quale non si può tornare indietro e ciò ci vede molto preoccupati per il futuro dell’Elba.

Noi del movimento “Sì alla tutela del mare No all' AMP” proponiamo l’istituzione di varie “zone di tutela” sull’idea di quella esistente a Portoferraio “Lo Scoglietto”, dove saranno i Comuni a stabilire aree, regole da seguire e modalità, molto interessante è la proposta fatta dalla Fondazione Elba, vedi articolo “Area marina protetta: il progetto della Fondazione Elba” scritto da Carlo Gasparri - Francesco Moretti, Gennaio 2021."


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