Attualità martedì 25 novembre 2025 ore 07:00
"Insicurezza dell'uomo e violenza sulle donne"

La giornalista Monica P. Acosta dei Messaggeri del Mare interviene sulla questione riportando alcune voci di donne
ISOLA D'ELBA — "Il 25 Novembre di ogni anno si celebra in tutto il mondo la "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" e in questa giornata le donne hanno l'opportunità di alzare la voce, di chiedere alle autorità governative ed educative e soprattutto ai genitori di riflettere su questo tema, che negli ultimi anni è diventato un fatto quotidiano sui media".
Lo scrive Monica P. Acosta, giornalista che fa parte dei “Messaggeri del Mare”.
"Per parlare di questo argomento è importante che gli uomini sappiano cosa pensano le donne della "Violenza sulle donne", - prosegue Acosta - attraverso una piccola inchiesta descriverò il pensiero di diverse donne che alzano la voce per dire "STOP" a questo assurdo comportamento da parte degli uomini. Il fatto di essere nata donna sembra condannarla ad affrontare diversi problemi nel mondo che la circonda, perché oggi, come oggi, gli uomini non sono preparati ad affrontare la libertà di una donna".
"Il fatto che una donna sia indipendente, al giorno d'oggi, crea negli uomini una tale insicurezza da sfociare in un'ossessione incontrollata. - prosegue Acosta - Per esempio, la voce di una donna adulta mi dice: "In passato le donne dipendevano dagli uomini, quindi dovevano sopportare e accettare tante cose. Oggi, per fortuna, le donne lavorano e alcuni uomini non accettano questa situazione, mostrando il loro dispiacere per il fatto che la donna non è più una donna. Perché ogni minuto che passa, una donna nel mondo viene maltrattata con una parola o un colpo che le tinge di rosso l'anima e il corpo".
"Per una donna questo cattivo comportamento in un uomo significa... - aggiunge Acosta - Un uomo debole che reagisce con forza, perché è una persona orgogliosa, che finisce nel punto più basso dell'essere umano. Continuando ad alzare la voce... La giovane dice: "Ogni volta che usciamo di casa, ci sentiamo in pericolo ogni giorno, perché c'è sempre un uomo che aggredisce una donna con insulti, dobbiamo sempre essere consapevoli di chi ci sta intorno. Questa non è una cosa da sottovalutare, da ridere, non è uno scherzo! La violenza sulle donne è un tema importante, reale e serio, perché succede ogni giorno"".
"Un'altra ragazza con la sua voce dice "Stop alla violenza sulle donne". - prosegue Acosta - Noi donne chiediamo ai genitori di affrontare il modo e i valori con cui crescono gli adolescenti di oggi, perché i loro stessi valori vengono minati o considerano normale un piccolo comportamento sbagliato dentro o fuori casa e lo accettano come tale".
"Dobbiamo affrontare seriamente questo problema, che oggi, dove vediamo e sentiamo migliaia di storie, perché un uomo insicuro non è sicuro. Oggi un uomo insicuro, non vuole dare la propria libertà alla donna". Sapere cosa pensa una donna, quando alza la sua voce per dire basta è importante, perché attraverso le sue parole possiamo capire che una donna non è uno strumento da usare e manipolare quando non lo permette. Un'altra ragazza alza la voce per dire "Alla fine, il modo in cui viene cresciuto un figlio è fondamentale per la società, perché è una questione di educazione. La stessa che dovrebbe partire da un adulto che ti insegna qualcosa e svolge un'attività che è a beneficio di una donna"", aggiunge Acosta.
"Per concludere, come donna e come parte dei "Messaggeri del Mare", alzo la voce per dire che non è necessario aspettare la giornata mondiale "contro la violenza sulle donne" per trovare un modo per sensibilizzare le persone al rispetto reciproco. - conclude Acosta - Spero che la magistratura sviluppi leggi per la protezione e la tutela delle donne; deve agire immediatamente quando una donna denuncia. Non quando è troppo tardi o quando la donna viene uccisa dall'amante, dall'ex amante, dal marito o dal compagno che non accetta la fine della relazione. Non contano l'età, la religione, il Paese o la cultura; soltanto conta il fatto che in questo secolo il patriarcato ancora esiste; in alcuni paese è considerato normale, in altri è nascosto tra le mura di una casa o di una istituzione. L'uomo è convinto che la donna sia di sua proprietà, e non accetta che la donna abbia gli stessi diritti, senza tralasciare i suoi obblighi e le sue responsabilità di figlia, madre e moglie con libertà. Invito le donne che subiscono violenza ad alzare la voce, a non nascondere questo problema che ci invade come un'epidemia, a lottare e a trovare l'antidoto per prevenire la "violenza contro le donne", perchè noi meritiamo rispetto".
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