Cultura mercoledì 07 gennaio 2015 ore 11:19
Infiltrazioni nell'Ipogeo, a rischio le incisioni

Una relazione del professor Garzonio dello scorso 29 settembre avverte del pericolo costituito dalle infiltrazioni di umidità nell'ipogeo di Marciana
MARCIANA MARINA — Nella complessa vicenda dell'ipogeo di Marciana Marina si apre un altro fronte: in attesa, se mai vi sarà la certezza, di capire se fosse tomba o zecca e quale delle due Soprintendenze abbia ragione, le incisioni parietali sono a rischio di forte degrado.
Lo svela una relazione datata 29 settembre e firmata dal professor Carlo Alberto Garzonio che, a seguito di numerosi sopralluoghi, rilevò come i lavori di svuotamento dei locali e il "traffico" di turisti abbiano inciso sul tasso di umidità al punto da determinare colate di acqua che mettono a repentaglio le incisioni sulle pareti.
"Le condizioni rilevate in agosto (ultimo sopralluogo effettuato, nda) - si legge nella relazione pubblicata sulla pagina aperta dell'associazione Ilva Isola d'Elba - sono sicuramente attribuibili agli interventi e al riuso dell'ipogeo eseguiti senza opportune analisi e valutazioni di impatto e aggravate...dalla forte pioggia".
"Risulta pertanto evidente la necessità di monitorare con opportune strumentazioni i parametri ambientali e di mappare in dettaglio le condizioni delle superfici lapidee al fine di individuare le corrette misure e i tempestivi provvedimenti di tutela in grado di stabilizzare le condizioni ambientali e di bloccare i processi di degrado in corso e la progressiva obliterazione dei segni e delle testimonianze delle antiche lavorazioni".
Garzonio, responsabile del Lam (Laboratorio materiali lapidei) e di geologia applicata ambientale e del paesaggio del dipartimento di Scienze della terra dell'università di Firenze ha cominciato i sopralluoghi nel 2013 ma solo nell'ultimo ha verificato come la presenza umana stia mettendo i pericolo le incisioni in quella che lui definisce "sepoltura gentilizia di epoca ellenistica".
Luca Lunedì
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