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Attualità martedì 22 febbraio 2022 ore 18:10

Rinascita di un borgo, la Regione ha scelto

Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana

Erano candidate anche le isole di Pianosa e Capraia. La Regione Toscana ha scelto Castelnuovo in Avane nell'aretino per i 20 milioni di euro del Pnrr



FIRENZE — E’ Castelnuovo in Avane, paese completamente disabitato nel comune di Cavriglia, nell’aretino, il borgo che potrà rinascere grazie ai 20 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero per la cultura, parte dei fondi Pnnr. Il Governo aveva chiesto a ciascuna Regione di scegliere un borgo da ridestare.

“E la giunta toscana - annuncia il presidente Eugenio Giani - ha scelto Castelnuovo in Avane”. 

L’ha scelto tra quarantaquattro contendenti che si erano fatti avanti ed inviato una manifestazione di interesse dopo che, nelle settimane scorse, era stato pubblicato l’avviso. 

Fra i borghi in gara per aggiuducarsi i 20 milioni di euro c'erano anche l'Isola di Pianosa con un progetto presentato dal Comune di Campo nell'Elba in collaborazione con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e l'Isola di Capraia con un progetto presentato dall'ominimo Comune.

Il progetto, che vedrà collaborare assieme Comune di Cavriglia e Regione, dovrà ora essere presentato entro il 15 marzo al Ministero.

Castelnuovo in Avane, spiega il presidente Giani, affonda le sue origini nel Medioevo. Nei secoli è arrivato a contare anche cinquecento e più abitanti. Oggi non ci vive neppure un residente: c’è solo un museo, funzionante, realizzato all’inizio degli anni Duemila dalla Regione e dedicato alle miniere. E proprio l’escavazione della lignite, nella seconda metà del Novecento, è stata causa del progressivo spopolamento del borgo. Il minerale serviva ad alimentare le vicina centrale termoelettrica di Santa Barbara e l’Enel espropriò il paese. Altri sei abitati furono rasi al suolo. Poi le miniere nel 1994 si esaurirono e l’azienda cedette il paese al Comune. Ma nessuno vi è tornato ad abitare. Spopolato per lo sfruttamento del sottosuo lo, ma anche dalla guerra. “Castelnuovo – ricorda Giaini - è stato infatti teatro di un eccidio nazifascista, sul finire della Seconda Guerra Mondiale. Settantaquattro persone inermi furono fucilate nella piazza del paese”.


"Tra i quarantaquattro borghi che hanno partecipato all’avviso – sottolinea Giani – Castelnuovo è quello che maggiormente rispondeva ai criteri individuati dal Ministero. Inoltre il fatto di avere un proprietrio unico, il Comune, semplificherà la realizzazione degli interventi necessari alla sua riqualificazione”. 


Per quanto riguarda gli altri quarantatré Comuni che avevano partecipato all’avviso e che non potranno contare sui 20 milioni, Giani fa sapere che “si vedrà di agire in altro modo, utilizzando un altro bando con contributi più bassi ma che potranno essere ripartiti tra più territori”.


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