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Attualità martedì 11 marzo 2025 ore 09:20

Campo da calcio sintetico, "valutare attentamente"

Foto di repertorio

Legambiente Arcipelago Toscano commenta la decisione del Comune di Capoliveri e cita il documento del sito Comuni virtuosi rispetto all'ambiente



CAPOLIVERI — "Qualche giorno fa l’amministrazione comunale ha annunciato il ritorno del “pallone” a Capoliveri con l’inizio dei lavori di rifacimento in erba artificiale del Campo sportivo comunale, 'Secondo tecnologie moderne conformi alle normative vigenti, con materiali ecologici ed ecocompatibili, completo di condotte drenanti e impianti di irrigazione ed ogni altra attività necessaria per un perfetto funzionamento'. Costo circa 480.000, coperto in buona parte da un contributo della Regione Toscana di 360.000 euro".

Lo scrive Legambiente Arcipelago Toscano in una nota in cui spiega che "Legambiente non è contraria per principio ai campi sintetici, soprattutto se realizzati con materiale riciclato, come gli pneumatici fuori uso, e in condizioni urbane degradate e cementificate da recuperare dove è spesso impossibile realizzare strutture naturali, ma la situazione di Capoliveri sembra rientrare in quanto detto in materia dall’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi nelle linee guida “Un calcio al sintetico” che invitiamo Capoliveri, gli altri Comuni e la Regione a valutare attentamente".

"Ecco cosa scrive l’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi: - prosegue Legambiente - Nell’aprile 2024 il Parlamento Europeo, tra gli obiettivi urgenti da perseguire, ha messo al primo posto la lotta alle microplastiche (plastiche dal diametro <5mm, quelle che maggiormente sfuggono al contenimento fisico e finiscono inevitabilmente per riversarsi incontrollate nell’ambiente). Nel documento ufficiale il primo esempio portato per descrivere le microplastiche da vietare sono le plastiche o gomma d’intaso dei campi sportivi in erba sintetica. Questo come primo passo, in attesa di un’analisi e un giudizio anche sull’innegabile rilascio di microparticelle plastiche (nell’ordine dei micron) derivanti dall’usura degli stessi filamenti d’erba artificiale, non solo dell’intaso, sotto l’azione del gioco e degli eventi atmosferici. In Italia esistono 24.139 campi di calcio omologati per la pratica calcistica (dati dell’ultima analisi rilasciata ufficialmente dalla FIGC nel 2021, in collaborazione con AREL Agenzia di Ricerche e Legislazione e PwC Pricewaterhouse Coopers). Di questi, 12.415 sono registrati e utilizzati in competizioni ufficiali del mondo dilettantistico, di cui il 57% in erba naturale, il 20% in erba sintetica ed il restante in terra battuta o altro materiale.Ipotizzando una media di superficie interessata (stima al ribasso) di 6000mq a campo, il totale nazionale in questione ammonta a 14.483,4 ettari (ovvero 144.834.000 mq) per gli omologati, di cui 7.449 ettari per i registrati in competizioni ufficiali. In termini comparativi, i soli campi da calcio in Italia ricoprono una superficie pari a ca. il 4% dell’intera superficie boschiva del Trentino".

"Al fine di ridurre l’inquinamento da microplastiche, il Regolamento UE 2023/2055 vieta, tra le altre cose, - si legge nel testo riportato -  l’immissione sul mercato di materiale da intaso da utilizzare su superfici sportive in erba sintetiche in quanto tale materiale “rappresenta il maggior contributo in termini di uso di microplastiche nei prodotti, nonché la principale fonte di emissioni ambientali di microparticelle di polimeri sintetici intenzionalmente presenti a livello europeo“. Per tali applicazioni, la Commissione ha previsto un periodo transitorio di 8 anni prima dell’entrata in vigore del divieto (che si applicherà pertanto a decorrere dal 17 ottobre 2031), al fine di assicurare che le superfici sportive esistenti che utilizzano tale prodotto possano arrivare a fine vita prima di dover essere sostituite. Mai come in questo ultimo anno in Italia si è assistito alla pressione degli operatori di settore presso le amministrazioni pubbliche per la realizzazione e progettazione di campi in erba artificiale, con un incremento e una velocità senza precedenti nel passato.In Olanda, per contro, la federazione calcistica ha già iniziato a far dismettere i campi in sintetico e in Svizzera la città di Zurigo ha già fatto togliere tutti gli intasi dalle superfici artificiali esistenti [...]".

Il documento prosegue con una serie di informazioni che possono essere approfondite sul sito web Comunivirtuosi.org.


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