Fiorello riceve il premio alla carriera Rose d’Or e rivela: «Diventerò nonno, mi toccherà cambiare pannolini»
Attualità sabato 24 settembre 2022 ore 16:36
Pianosa e i Cavalieri di Santo Stefano
Una cerimonia ha commemorato un episodio che risale ai tempi di Cosimo I de' Medici. Una targa sarà posizionata sull'isola nei prossimi giorni
CAMPO NELL'ELBA — Si è svolta questa mattina nella Chiesa di San Gaetano, a Marina di Campo una commemorazione organizzata dall’istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano con il patrocinio della Marina Militare, del Comando generale delle Capitanerie di Porto e dell’amministrazione comunale.
Al centro della cerimonia il ricordo di un episodio che era stato dimenticato nel tempo avvenuto nelle acque di Pianosa nel 1587.
“Un legame che sancisce il legame tra l’Arcipelago Toscano e i Cavalieri di Santo Stefano – ricorda Gloria Peria, direttrice degli Archivi storici dei Comuni dell’Elba – che risale alla metà del XVI secolo, epoca in cui Cosimo I dei Medici costruisce la roccaforte di Cosmopoli/Portoferraio a difesa dell’alto Tirreno dalle continue incursioni dei Barbareschi. In quel tempo Portoferraio doveva essere la sede dell’Ordine ma contorte questioni politiche disillusero le aspettative del Granduca che, non ottenendo tutta l’isola come avrebbe voluto, si convinse a spostarlo nel 1562 a Pisa".
"Nonostante ciò – ha ricordato Peria - le bandiere bianche con la croce rossa issate sulle galee dei Cavalieri continuarono a controllare incessantemente le acque intorno alle isole toscane fornendo la sicurezza tanto auspicata dal Granduca”.
Ed è proprio nel corso della difesa delle acque dell’Arcipelago che nel 1587 è avvenuto l’episodio ricordato oggi.
In quel tempo il viceammiraglio Marcantonio Calefati costrinse una grossa galeotta Turchesca di 24 banchi, ovvero con 24 rematori schiavi cristiani, a prendere terra in una cala dell’isola. I 24 rematori cristiani furono liberati dalle catene e i 30 turchi, fuggiti a terra furono inseguiti e catturati.
La targa commemorativa che ricorda l’episodio che è stata benedetta questa mattina da Monsignor Giovanni Scarabelli, Cappellano Conventuale Gran Croce del Sovrano Militare Ordine di Malta che, durante l’omelia ha sottolineato il valore della memoria.
“Il tempo non mi appartiene, la memoria è il vero valore. Siamo qui a costruire la pace con il nostro servizio”, si legge inciso nella targa.
Tra gli interventi, a fine cerimonia, quello dell’Ammiraglio di Divisione Flavio Biaggi, Comandante dell’Accademia Navale di Livorno in rappresenta del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare e del Sottosegretario alla Difesa, la Senatrice Stefania Pucciarelli, della quale ha portato un messaggio di saluto.
L’Ammiraglio Biaggi nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della pace e della sicurezza e che “dal mare dipende il benessere del nostro Paese”.
Della memoria come valore e dell’importanza della tutela della biodiversità ha parlato anche il Capitano di Fregata Santo Altavilla che ha rappresentato anche il Direttore marittimo della Toscana. Memoria, tutela dell’ambiente e la valorizzazione anche al centro degli interventi dell’assessore all’ambiente del comune di Campo nell’Elba Ilaria Pini e del consigliere del Parco Nazionale Arcipelago Toscano Angelo Banfi.
La targa sarà posizionata a Pianosa nei prossimi giorni.
“La cerimonia avrebbe dovuto essere celebrata a Pianosa ma il maltempo non ci ha permesso la traversata - ha detto Giorgio Cuneo, Cavaliere di Gran Croce. Questa giornata è stata per noi molto importante ed ha ribadito il legame dell’istituzione dell’Ordine Cavalieri di Santo Stefano con il mare, la memoria, la Marina Militare e l’isola di Pianosa”.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI