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Attualità lunedì 09 gennaio 2017 ore 15:18

"Galenzana sotto attacco"

La denuncia di Legambiente Arcipelago Toscano sui lavori vicino alla spiaggia: "Nuova Autostrada Galenzana, continua la devastazione ambientale"



CAMPO NELL'ELBA — "Approfittando delle festività natalizie, a Galenzana si è costruita una nuova autostrada. E pensare che solo poche settimane fa ci era stato assicurato che si trattava del recupero di un vecchio tracciato e di una cessa dell’Enel, non dell’apertura di una nuova e ripida strada con un fortissimo impatto paesaggistico e sulla macchia mediterranea".

Comincia così la denuncia di Legambiente Arcipelago Toscano sui lavori a servizio del cantiere di Galenzana: "Inoltre escursionisti, cittadini e soci ci segnalano la presenza di betoniere vicino alla costa e l’ampliamento e la costruzione di nuovi manufatti nelle zone collinari. Si aprono nuove strade private mentre quelle pubbliche vengono mantenute illegalmente chiuse".

"Ci rispondono che è tutto regolare - continuano gli ambientalisti - ma a Galenzana e nei dintorni si costruisce, sbanca, disbosca e brucia dove prima nessuno era riuscito a farlo. Il bene comune sembra diventato privato, mentre il pubblico sembra non difendere i diritti dei cittadini e dell’ambiente".

L'accusa del Cigno Verde si sposta poi sul piano politico: "Tutto quel che si sta realizzando in uno dei luoghi più belli e delicati dell’Elba sembra il frutto di accordi con la precedente amministrazione comunale, ma dal Comune commissariato di Campo nell’Elba tutto tace".

Accusa che viene immediatamente respinta dall'ex vice sindaco Simone De Rosas che scrive: "Sono molto preoccupato per quello che sta succedendo a Galenzana. Ho visto delle foto e non mi piace per niente lo scempio che si sta perpetrando in quei luoghi così belli, aprendo di fatto nuove strade di accesso alle proprietà della zona.

Rrespingo al mittente qualsiasi accusa all'amministrazione comunale di cui ho fatto parte che invece si è sempre mossa guardando alla tutela dell'ambiente in ottima sintonia con il PNAT". 

Legambiente chiama appunto in causa il Pnat: "Il Parco si limita a far rispettare le sue competenze ma non ha mantenuto l’impegno di non concedere i nulla-osta per costruire se non si fosse riaperta e ripristinata la vecchia rete sentieristica.

Intanto di viabilità se ne sta costruendo una nuova di zecca, carrabile e con un evidente impatto ambientale e ci chiediamo in base a quale valutazione di incidenza, visto che si tratta di aree contigue al Zona speciale di conservazione e alla Zona di protezione speciale di Monte Capanne-promontorio dell’Enfola e al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Ci chiediamo anche chi abbia approvato l’eventuale Valutazione di incidenza e quali compensazioni si siano chieste per quello che, fuori e dentro il Parco, somiglia sempre più a uno scempio ambientale".


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