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Attualità mercoledì 08 maggio 2019 ore 11:41
Un giardino intitolato a "Nano" Campeggi
E' l'omaggio della città natale dell'artista scomparso l'estate scorsa, divenuto un mito di Hollywood con la sua arte, ed elbano di adozione
BAGNO A RIPOLI — Il Comune di Bagno a Ripoli intitolerà il giardino pubblico a Silvano 'Nano' Campeggi, l'artista scomparso lo scorso Agosto che era ormai divenuto elbano di adozione per la lunga frequentazione dell'isola d'Elba.
Sabato 11 Maggio, con un pomeriggio di festa e iniziative aperte a tutti, si svolgerà l'intitolazione ufficiale dell'area verde situata lungo via Roma, a Bagno a Ripoli. Un'iniziativa voluta dall'amministrazione comunale per omaggiare il grande pittore e illustratore, autore dei cartelloni delle maggiori pellicole hollywoodiane, ritrattista delle star del cinema e cittadino ripolese, scomparso all'età di 95 anni il 29 agosto scorso.
Le iniziative si apriranno alle 16, alla presenza delle istituzioni e della famiglia Campeggi, con il concorso “Un disegno per Nano” rivolto ai bambini dai 3 ai 10 anni che troveranno direttamente sul posto carta e matite colorate con cui sbizzarrirsi e dare libero sfogo alla fantasia. I disegni più belli saranno premiati dalla signora Elena Campeggi, moglie del Maestro. Alle 17 seguirà l'intitolazione del giardino e sarà scoperta la targa celebrativa allestita dal Comune. Seguirà un piccolo aperitivo per tutti i presenti.
A Silvano “Nano” Campeggi, cittadino di Bagno a Ripoli dagli anni '60 insieme all'adorata Elena, l'amministrazione comunale il 4 luglio 2017 aveva consegnato le 'Chiavi della Città' per ringraziarlo di avere portato il nome di Bagno a Ripoli nel mondo e in segno di riconoscimento per le sue qualità artistiche e umane. Pittore e cartellonista, Campeggi è considerato tra i più importanti artisti grafici nella storia del cinema del Novecento.
La sua arte ha spaziato dai manifesti per i capolavori di Hollywood alla storia toscana. Sempre attiva, stimolante e spunto di riflessione e di arricchimento la sua partecipazione alla vita culturale della comunità ripolese, che nel 2010 gli aveva dedicato la grande mostra “Verso Campaldino. Dal Pian di Ripoli alla battaglia” all'Oratorio di Santa Caterina, in cui raccontava i momenti precedenti alla mischia sanguinosa sotto il Castello di Poppi.
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