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Attualità martedì 21 gennaio 2025 ore 13:49
Pari passo contro gli stereotipi, via al progetto

Presentato il progetto triennale sostenuto dalla Regione che coinvolgerà Livorno, Cecina, Collesalvetti, Marciana, Castagneto Carducci e San Vincenzo
PROVINCIA DI LIVORNO — Supporto ai Comuni per redigere Bilanci di genere e animazione territoriale per famiglie, studentesse e studenti, docenti di scuole di ogni ordine e grado per promuovere la cultura delle pari opportunità e migliorare la qualità della vita di cittadine e cittadini. Queste le principali azioni di “Pari passo” (Per Attività di Sensibilizzazione e SOstegno), progetto triennale della Provincia di Livorno sostenuto dalla Regione nell’ambito del rifinanziamento, attraverso i fondi del PR FSE+2021-2027, della sua legge sulla cittadinanza di genere (l.r. 16/2009).
Grazie alla partecipazione al bando regionale lanciato nella scorsa primavera, la Provincia di Livorno ha ottenuto un contributo di circa 552 mila euro, e le prime azioni del progetto hanno preso il via in questi giorni.
I Comuni che al momento hanno dato la loro adesione al progetto sui bilanci di genere sono: Livorno, Cecina, Collesalvetti, Marciana, Castagneto Carducci e San Vincenzo.
Saranno realizzate attività, coordinate dalla Provincia di Livorno, di coinvolgimento, condivisione nonché affiancamento sul Bilancio di Genere dei Comuni del territorio provinciale, a cui seguirà la redazione, per i tre anni di durata del progetto, del BiGe in uno degli enti coinvolti.
"La Provincia di Livorno – ha ricordato la presidente Sandra Scarpellini - ha una lunga esperienza sul tema del Bilancio di genere, che come Ente abbiamo iniziato ad elaborare da oltre 10 anni. Uno strumento importante che aiuta a rileggere le politiche pubbliche per evidenziarne il valore istituzionale e l’impatto di genere e della distribuzione delle risorse sulle vite delle donne e degli uomini, nonché sulla qualità complessiva del contesto sociale".
Per quanto riguarda le scuole, le attività saranno diversificate in base al livello scolastico: nelle primarie e medie ci saranno laboratori creativi mentre agli studenti e alle studentesse delle superiori saranno proposte proiezioni cinematografiche, cui seguiranno approfondimenti e confronti. Tre i temi conduttori delle attività, per affrontare la parità di genere su fronti diversi: il primo tema sarà la storia, il secondo le scienze, infine la cittadinanza attiva e il lavoro. Previsti seminari tematici sul superamento degli stereotipi rivolti ai docenti delle scuole d’infanzia e primarie, e ai genitori.
Grazie ai progetti finanziati negli anni scorsi dalla L.R. 16, la Provincia di Livorno ha portato il tema della cittadinanza di genere in tutte le scuole del territorio. Nell’ultimo triennio, il lavoro sulla lotta agli stereotipi ha coinvolto oltre 700 utenti, tra istituti comprensivi e scuole superiori. Il filo conduttore delle attività previste vedrà coinvolti gli istituti in un percorso di confronto e approfondimento sui temi della parità di genere, del rispetto delle diversità, dell’inclusività e del contrasto alla violenza contro le donne, declinato con linguaggi e strumenti diversificati.
“Attraverso le scuole, - ha proseguito la presidente Scarpellini - occorre favorire quel necessario cambio di sguardo in termini di genere, sia nelle proposte didattiche, sia in un approccio maggiormente inclusivo e rispettoso dell’identità personale. A maggior ragione in un momento in cui i segnali che arrivano dal governo sembrano andare nella direzione opposta”.
La combinazione di attività diversificate e di soggetti eterogenei è il punto di forza del progetto. Sono coinvolte almeno due scuole per ogni Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione e almeno 100 persone ogni anno, con l’obiettivo di estendere il più possibile la partecipazione".
All’attuazione del progetto con le scuole concorrono Provincia di Livorno Sviluppo srl, Cooperativa Itinera, Arci, soc. Grufo&Grufo srl. Al progetto per il BiGe collabora lo Studio Come di Roma.
“Il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 'Cittadinanza di genere' – ha dichiarato l’assessora regionale Alessandra Nardini - era una impegno che ci eravamo presi in questa legislatura perché crediamo fermamente che combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne, in tutte le forme in cui essa si manifesta, sia un preciso dovere delle istituzioni”.
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