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Lavoro giovedì 16 gennaio 2025 ore 09:52
"A rischio assistenza specialistica nelle scuole"

Nuova protesta per i tagli del 50% all'assistenza specializzata nelle scuole secondarie di secondo grado. La note dell'Unione sindacale di base
PROVINCIA DI LIVORNO — Il 21 Gennaio educatori, docenti, famiglie, sindacati di base e associazioni tornano in piazza per un nuovo presidio davanti alla Provincia di Livorno per protestare ulteriormente contro i tagli del 50% all’assistenza specialistica nelle scuole secondarie di secondo grado di Livorno e di altre città toscane.
Lo fa sapere l'Unione sindacale di base che spiega come "l’assistenza specialistica è un servizio dedicato all’assistenza scolastica degli alunni/e con disabilità in base a quanto previsto dai PEI (Piani Educativi Individualizzati) e orientato all’inclusione e all’autonomia di una categoria vulnerabile. Ribadiamo ancora una volta che i tagli a questo settore compromettono inevitabilmente il diritto allo studio e all’inclusione scolastica degli alunni e alunne con disabilità, fino a comportare una riduzione della frequenza scolastica e inficiare gli obiettivi perseguiti dal PEI. - hanno spiegato - L’insufficienza di fondi stanziati dal Governo centrale attraverso Regioni e Province e la discrezionalità dei dirigenti scolastici, specificità della situazione livornese frutto della gestione diretta degli appalti, ha portato ad un aggravarsi della situazione già a partire dai primi giorni di gennaio: dalle drastiche riduzione di orario già in essere si passerà ai licenziamenti".
Alle proteste portate avanti negli ultimi mesi, sono seguiti una serie di incontri e tavoli ufficiali con dirigenti della Provincia di Livorno e della Regione Toscana, in cui il sindacato ha presentato le istanze e le richieste.
"Al di là dell’interessamento e dell’acquisizione di consapevolezza delle problematiche riguardanti la questione dei tagli all’assistenza specialistica, sulla quale peraltro grava una politica di disinformazione portata avanti dalle stesse dirigenze scolastiche, non è seguito da parte delle Istituzioni un impegno significativo, immediato ed efficace, sia sul piano economico che su quello logistico. - hanno commentato - Torniamo a mobilitarci perché la situazione deve trovare soluzioni e le varie parti in gioco devono assumersi precise responsabilità, in un contesto in cui i finanziamenti insufficienti, evidentemente non adeguati e non pianificati, erogati dalla Regione agli enti locali, vanno a colpire pesantemente il diritto allo studio delle categorie più fragili e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici".
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