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Attualità domenica 05 luglio 2020 ore 14:17

Porti alla sfida della sostenibilità ambientale

Il porto di Livorno

Tra i porti del Mar Tirreno settentrionale è quello di Livorno a emettere maggiori emissioni di CO2. Presentato un piano per ridurle



LIVORNO — Le strategie ambientali ed energetiche dell'Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale al centro di un incontro online, svoltosi lo scorso 30 Giugno, per fare il punto sui porti di Livorno, Piombino e dell'Elba.

Individuare nel miglioramento ambientale ed energetico uno dei fattori di competitività dei porti. E' questo il principale obiettivo che l'AdSP si è prefissata di raggiungere con il Documento di Pianificazione Energetica e Ambientale (DEASP) presentato nei giorni scorsi in un evento on line organizzato a Palazzo Rosciano, quartier generale della Port Authority. Durante l'incontro è stato illustrato l'inventario dei consumi energetici in termini di CO2 equivalente prodotta dai porti del sistema.

Le tonnellate di anidride carbonica emesse ogni anno nelle aree portuali sono oltre 200.000, il 90 per cento delle quali sono prodotte a Livorno, scalo che per dimensioni e volumi di traffico costituisce il principale scalo del sistema. E' emerso anche che è il settore navale a portare il maggiore contributo di emissioni: quasi il 90 per cento di tonnellate di CO2 equivalente proviene infatti dalle navi in manovra e in stazionamento a banchina. Per quanto riguarda lo svolgimento delle attività di movimento merci a terra, il gasolio è ancora il vettore energetico più utilizzato.

"Alla luce della fotografia attuale delle emissioni di CO2 dei porti, è possibile adesso sia prevedere obiettivi di riduzione delle emissioni conformi agli obiettivi nazionali, monitoandone l'andamento nel tempo, sia individuare obiettivi specifici per ogni porto del Sistema, definendo azioni infrastrutturali e misure di incentivazione mirate a migliorare la gestione energetico-ambientale delle attività", ha dichiarato il dirigente dell'AdSP responsabile del Deasp, Claudio Vanni, che ha ricordato come le previsioni dei Piani Regolatori Portuali vigenti già mirino al "miglioramento dell’efficienza energetica dei trasporti e delle operazioni portuali, spostando ad esempio il trasporto merci quanto più possibile su ferrovia".

L’impegno dell’AdSP è quindi adesso nella realizzazione di approfondimenti e studi di fattibilità per realizzare l'adeguamento delle reti elettriche portuali alle esigenze di consumo futuro, soprattutto a Piombino e Livorno, e valutare la possibilità di fornire energia elettrica ai traghetti che stazionano di notte e Portoferraio; le infrastrutture elettriche così ripensate potrebbero consentire di sfruttare anche innovative modalità gestionali recentemente introdotte dalle normative europee e nazionali, come ad esempio i consorzi di acquisto, i sistemi di distribuzione chiusi e le comunità energetiche.

"Non inventiamo niente di nuovo. - ha concluso Vanni - Quello che vogliamo fare in ambito portuale è consentire l'approvvigionamento di elettricità a basso costo e pulita, prodotta cioè da fonti rinnovabili".


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