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Attualità martedì 10 gennaio 2017 ore 15:30

Rifiuti, tutto da rifare

La procedura per la scelta del socio industriale si è protratta per quasi tre anni. Il direttore dell'Ato Costa dice basta e rifà la gara



PISA — Il Direttore dell’ATO rifiuti Toscana costiera ( che comprende le province di Pisa, Lucca, Massa Carrara e gran parte della provincia di Livorno per un totale di 101 comuni ) Franco Borchi ha bloccato la gara per l'individuazione del socio privato di Reti Ambiente, il nuovo soggetto che dovrebbe gestire il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sulla costa toscana. 

Nella nuova realtà integrata dovrebbero entrare le aziende attualmente presenti sul territorio ( Alcune delle quali, Ascit di Capannori, Ersu della Versilia, Esa dell'Isola d'Elba, Geofor di Pontedera e Rea di Rosignano hanno già conferito le proprie quote nel nuovo raggruppamento, tutto pubblico ) per la gestione del servizio assieme al socio privato.  

"Il direttore - scrive Borchi in una lunga nota diffusa oggi - ha preso atto di come una molteplicità di eventi, indipendenti dalla volontà dell’Autorità, hanno fatto sì che la procedura di gara per la scelta del socio operativo industriale del gestore unico di ambito, la società costituita dai comuni RetiAmbiente S.p.a., si sia protratta oltre i tempi previsti dal cronoprogramma. In particolare, un tempo eccessivo (34 mesi) è trascorso da quando, nel febbraio 2014, sono stati riaperti i termini di partecipazione a tale procedura, e questo è oggettivamente valutabile quale elemento di effettiva criticità dell’attuale procedura di affidamento".

"A distanza di tre anni dall’emissione del bando appare quindi necessario verificare l’attuale interesse del mercato alla procedura di gara. La semplice prosecuzione di quella già bandita potrebbe obiettivamente pregiudicare l’interesse pubblico a che sia assicurata la più ampia partecipazione degli operatori economici in concorrenza", continua Borchi.


A fronte di ciò è arrivato l'annullamento della procedura in corso con l'impegno a una rapida indizione di una nuova gara "Cogliendo l’occasione dell’applicabilità anche a questo tipo di gare delle norme appena introdotte dal nuovo codice dei contratti pubblici,per consentire a tutti gli operatori
economici di concorrere, favorendo quindi la più ampia partecipazione alla gara, sulla base di un quadro normativo aggiornato.
Tale decisione non determina alcuna discontinuità con il percorso sinora intrapreso e tutto il lavoro preparatorio sin qui svolto sarà pienamente utilizzabile e rimane d’importanza essenziale ai fini dello svolgimento della nuova procedura".

Il Direttore ha  dunque presentato ai rappresentanti dei Sindaci dell’ATO il nuovo cronoprogramma dell’affidamento che prevede tempi stretti nel corso del 2017 con la pubblicazione del bando di gara a febbraio, il termine della ricezione delle offerte due mesi dopo, una aggiudicazione provvisoria entro l'estate e poi definitiva in autunno per partire col nuovo soggetto in servizio integrato ad inizio 2018.

La decisione di Borchi, che ha acquisito un preventivo parere legale, è stata comunicata ai sindaci e saranno informate le organizzazioni sindacali.

I primi a gioire di questo stop and go sono stati i grillini. Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, manifestando la sua contrarietà alla gara, aveva fatto ricorso al Tar per chiedere la sospensione della gara, ma il giudici amministrativi avevano risposto no. Oggi il M5S dice che “La sospensione della gara per il socio privato di Retiambiente spa è l’ultima conferma che il PD sui rifiuti non ne azzecca una. Bene si siano fermati prima di arrivare alle conseguenze per il cittadino del loro modello fallimentare, come sperimentato su ATO Toscana Sud: alti costi per i cittadini, percentuali di differenziata da ultimi della classifica e scelte penalmente perseguibili e perseguite. Ora si blocchi definitamente la gara e avvii un percorso serio di confronto sul modello gestionale", commenta Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

''La revoca della gara per l'individuazione del socio privato di Reti Ambiente segna il fallimento dell'Ato Costa. A questo punto il direttore Franco Borchi dovrebbe dimettersi all'istante'', ha detto il sindaco di Livorno Nogarin, "'L'unico dato certo è che dal 2011 al 2017 i vertici di Ato Costa non sono stati in grado di portare in fondo la gara per l'affidamento di un servizio così importante per la vita quotidiana dei cittadini - aggiunge il sindaco di Livorno - E questo significa che sono stati sprecati milioni di euro, visto che per mantenere in piedi l'Ato costa i toscani spendono ogni anno circa 750mila euro''.


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FRANCO BORCHI SU FIRMA PROTOCOLLO GESTIONE RIFIUTI DELLA COSTA - dichiarazione del 3 luglio 2015
Franco Borchi ATO Toscana Costa - Pisa, Consiglio Comunale del 24 novembre 2011
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