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Attualità mercoledì 14 dicembre 2022 ore 14:00

Nove misure per 10mila toscani, è il Nuovo Patto per il Lavoro

La firma del Nuovo Patto per il Lavoro
La firma del Nuovo Patto per il Lavoro

Il documento siglato da Regione Toscana e parti sociali si compone di un pacchetto tra voucher, incentivi e sostegni all'occupazione



FIRENZE — Voucher, formazione, incentivi e sostegni, tutto declinato in 9 misure di politica attiva per il lavoro rivolte a una platea di almeno 10mila toscani e finanziate con 53,8 milioni di euro: è il Nuovo Patto per il Lavoro, siglato stamani 14 Dicembre a Firenze dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dell'assessora regionale a formazione e lavoro Alessandra Nardini, dalle parti sociali e dai soggetti presenti nella Commissione regionale permanente tripartita con l'obiettivo di favorire l’inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro.

Il Patto - finanziato con la quota dei 'residui storici' della cassa integrazione in deroga sbloccati nei mesi scorsi, la più significativa tra quelle assegnate alle Regioni - è frutto di concertazione con le parti sociali regionali e i componenti della Commissione regionale permanente tripartita, l'organismo di rappresentanza previsto da legge regionale del 2002, entro un confronto allargato ai territori, attraverso tavoli provinciali.

Le destinatarie e i destinatari degli strumenti sono prevalentemente disoccupati residenti in Toscana, con particolare attenzione a donne, giovani e soggetti vulnerabili. La Regione punta a coinvolgere almeno 10mila persone. Primo avviso per incentivi all'occupazione? Alle porte coi sassi: già entro la fine di Dicembre.

Il presidente Giani e l'assessora Nardini firmano il Patto

Il presidente Giani e l'assessora Nardini firmano il Patto

Le risorse

La ripartizione dele risorse avverrà su base provinciale, tenendo conto della situazione dei territori e dell’eventuale presenza di aree di crisi complessa e non complessa e delle aree interne, secondo un modello definito da Irpet. Alle aree di crisi industriale complessa (Livorno e Piombino), non complessa (Massa Carrara) e regionale è stata assegnata una quota di risorse pari complessivamente al 25% dell’intero budget.

In prima battuta è previsto lo stanziamento del 50% delle risorse totali disponibili, per consentire monitoraggi e valutazioni su riparti territoriali ed efficacia delle misure in una sorta di sperimentazione. In questa prima fase assessorato al lavoro e Commissione regionale permanente tripartita potranno mettere in campo eventuali correttivi.

Le misure del Nuovo Patto del Lavoro

Ed eccole spiegate una per una le 9 misure in cui si articola il Nuovo Patto del Lavoro siglato oggi, su cui i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno espresso grande soddisfazione.

Assegno per l'impiego - Consiste in uno sviluppo della sperimentazione regionale dell’assegno di ricollocazione. Si punta a superare la logica tipicamente competitiva dell’Adr nazionale per applicare una forma di cooperazione attiva tra servizi che punti a un obiettivo comune: l’occupazione. Le misure possono essere erogate dai Centri per l'Impiego, da agenzie per il lavoro o agenzie formative accreditate.

Contributi per start up d'impresa - Fino a 8mila euro di contributi a fondo perduto per spese sostenute in fase di "start up" dell'impresa, per imprese da costituire o di recente costituzione sul territorio regionale. Si intendono così sostenere le spese che rientrano nelle attività di formazione, consulenza e orientamento. L'importo massimo sarà maggiorato fino a 10mila euro in caso di lavoratrici o giovani under 40. È prevista, inoltre, la possibilità di maggiorare l’importo massimo del contributo in funzione del numero dei soci della start up, anche in caso di Workers Buyout.

Voucher formativi individuali - Contributo finalizzato a promuovere, tramite il rimborso totale o parziale delle spese di iscrizione al corso, l’accesso a percorsi di accrescimento delle competenze professionali con l’obiettivo di fuoriuscita dallo stato di disoccupazione e di miglioramento della propria posizione nel mercato del lavoro. I corsi per i quali può essere richiesto il voucher sono erogati da organismi formativi accreditati.

Voucher di conciliazione - Misure di accompagnamento ai percorsi di politica attiva, volte a favorire la conciliazione vita lavoro: voucher per l'acquisto di servizi educativi, per la cura e l'intrattenimento/sostegno di figli/e minori di 13 anni, di servizi per la cura e l'assistenza di figli non autosufficienti o con disabilità certificate. Sono inoltre previsti interventi di sostegno alla mobilità geografica con un contributo forfettario sulle spese di trasporto per la frequenza di percorsi formativi o di tirocinio concordati con il Centro per l'Impiego o con i soggetti accreditati.

Voucher "Just in Time" - La misura mira a soddisfare le richieste delle lavoratrici, dei lavoratori e delle imprese che necessitano di professionalità specifiche, intervenendo tempestivamente con l'individuazione di personale che ha bisogno di colmare gap formativi oppure di diversificare o accrescere le competenze di base attraverso la partecipazione a percorsi formativi mirati e personalizzati.

Diversamente dal voucher formativo, il voucher just in time viene erogato al termine di un percorso avviato attraverso la richiesta dell’impresa interessata all’assunzione e passa attraverso l’intermediazione, svolta dai Centri per l’Impiego, di domanda e offerta di lavoro. Punta pertanto a ridurre le tempistiche che intercorrono tra la manifestazione di interesse dell’impresa all’assunzione di nuovo personale, l'individuazione del soggetto da mettere in formazione, lo svolgimento del percorso formativo e l'occupabilità. 

Il voucher “just in time” potrà essere esteso sperimentalmente a occupate e occupati in imprese in situazioni di crisi, imprese con un programma significativo di nuove assunzioni a seguito di ampliamento o riconversione aziendale legati a nuovi investimenti, imprese che necessitano di professionalità mancanti nel mercato del lavoro individuate nell’avviso.

Percorsi formativi brevi finalizzati all'occupabilità - Mismatch - Interventi di formazione o di riqualificazione professionale di breve durata, rivolti a soggetti disoccupati, inoccupati ed inattivi, con lo scopo di accrescerne le competenze professionali e diminuire il disallineamento (mismatch). Un catalogo di offerta formativa di corsi brevi, in coerenza con le esigenze e le priorità delle aree territoriali.

Percorsi formativi collegati a protocolli territoriali - Interventi formativi rivolti a soggetti occupati, dipendenti e imprenditori, di aziende in crisi o in fase di riconversione e non occupati. Gli interventi sono attivati a seguito dei protocolli territoriali stipulati fra Regione Toscana, enti locali e parti sociali territoriali, e sono finalizzati a sostenere ambiti economici di rilievo per lo sviluppo locale ed a rilanciare aree in stato di crisi economica ed occupazionale. I percorsi formativi vengono avviati sulla base del fabbisogno formativo rilevato a livello locale.

Avvisi per la ricollocazione di lavoratrici e lavoratori coinvolti in crisi aziendali - Specifica misura di intervento a sportello destinata a lavoratrici e lavoratori coinvolti in crisi aziendali. I bandi finanzieranno progetti, a governance pubblica di Regione e Cpi, con consultazione e coinvolgimento delle parti sociali aderenti alla Commissione Regionale Permanente Tripartita che comprendono: formazione di durata variabile fino a 12 mesi nei casi di formazione con rilascio di qualifica, diploma o altro titolo; outplacement e assistenza alla ricerca attiva; tirocini; misure per l'auto-imprenditorialità comprendenti un pacchetto di servizi individuali e collettivi finalizzati all’analisi delle competenze e accompagnamento alla creazione di nuova impresa, ovvero per processi di Workers Buyout.

Incentivi all'occupazione - Fino a 8mila euro destinati a datori di lavoro che assumono soggetti che abbiano sottoscritto il Piano di ricerca intensiva (Pri) e abbiano effettivamente avviato il percorso. L'entità dell'incentivo è legata alla tipologia di contratto e al profilo della lavoratrice o del lavoratore. Una particolare maggiorazione è prevista, ad esempio, in caso di assunzione di persone con disabilità, soggetti in situazioni di svantaggio, donne, con specifica attenzione alle vittime di violenza e di tratta. Al fine di promuovere lavoro stabile, è previsto un incentivo per le trasformazione da contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato.


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