Perché in Italia è vietato inneggiare a una strage di ebrei (e il diritto al dissenso non c’entra nulla)
Attualità mercoledì 08 agosto 2018 ore 12:27
Emergenza lupi, asse Toscana Trento e Bolzano
Le due province autonome e la Regione Toscana hanno chiesto a governo e Ue di poter gestire in autonomia gli abbattimenti selettivi degli animali
TRENTO — La questione lupi si affronta sulle Dolomiti, al Passo Pordoi, dove si sono incontrati gli assessori all'agricolturadella provincia di Trento Michele Dallapiccola, di Bolzano Arnold Schuler, e della Regione Toscana Marco Remaschi. Presente anche il sindaco di Canazei Silvano Parmesani. Un incontro per affrontare la questione dei lupi e degli abbattimenti selettivi su cui i tre enti hanno deciso di chiedere al governo e all'Unione Europea maggiore autonomia.
Il 4 settembre Dallapiccola e Schuler saranno a Bruxelles per sollecitare una soluzione rapida del Piano Lupo. Intanto nei prossimi giorni i tre assessori scriveranno alla Commissione Politiche agricole del parlamento italiano affinché convochi un incontro con il governo sul piano. Remaschi ha annunciato poi una legge toscana simile a quelle approvate in Trentino Alto Adige. Norme nei confronti delle quali il ministro pentastellato dell'ambiente Sergio Costa ha già paventato il ricorso davanti alla Corte Costituzionale.
In Toscana si conta, ha spiegato l'assessore Remaschi, la presenza di 110 branchi che equivalgono a circa un migliaio di lupi. La Regione spende ogni anno un milione di euro per far fronte alle circa 500 predazioni che si registrano.
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