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Attualità giovedì 07 gennaio 2016 ore 18:33

"Sulla sanità i sindaci devono trovare un accordo"

Appello del Comitato Elba Salute all'unità dei sindaci: "Questa sanità pubblica per i tagli mette a serio rischio la vita di un bambino"



PORTOFERRAIO — "Noi non crediamo che la nostra sanità soffra di una malattia crudele e inesorabile bensì di una malattia che per trascuratezza è diventata cronica perché per anni trascurata da chi aveva la responsabilità di curarla quando i batteri malefici dello smantellamento si sono insediati dentro di essa".

Il Comitato Elba Sanità lancia un appello ai primi cittadini dell'Elba a trovare l'unità sulla questione sanitaria per far valere maggiormente il peso della popolazione elbana nelle politiche decisionali in Regione.

"Chi ha cercato di creare gli anticorpi a questa malattia cronica sono stati i cittadini elbani che sono scesi più volte in piazza e in molti si sono uniti creando dei comitati con la speranza di far capire agli amministratori che la terapia, cui necessita la nostra sanità pubblica, è composta da tre principi attivi: unione, determinazione e fermezza. Tutto il resto e tutte le proprie convinzioni, sono eccipienti che variano a proprio piacere e propaganda".

"Presentarsi alle conferenze dei sindaci zonali, ai commissari e sotto commissari di Livorno e alla politica fiorentina rissosi e divisi convinti che ognuno ha dalla sua il sacro Graal sbaglia perché 33mila abitanti scompaginati e di fede politica diversa contano poca cosa a Firenze. 

Con una sola linea politica sulla sanità e il nostro Pil che non è poca cosa - continua il comitato - la Regione metterebbe da parte l’indifferenza e si vedrebbe costretta non solo ad ascoltare le nostre richieste dettate dalla necessità, ma a riconoscere che la nostra Isola e il nostro distretto sanitario devono garantire la salute degli elbani e degli ospiti senza che si mendichi un medico, uno specialista o un elicottero al momento di effettiva emergenza per salvare una vita. 

Non si deve più assistere a drammi angosciosi come ha vissuto quel cittadino elbano che chiedeva con disperazione di salvare la vita del suo bambino di pochi mesi mentre con gli occhi scrutava il cielo nella speranza di vedere atterrare l’elicottero. Solo un miracolo ha potuto salvare la vita del suo bambino e non l’organizzazione di cui molti si fregiano. Quell’organizzazione per risparmiare circa 30mila euro l’anno non da la possibilità, in caso di maltempo, di fare atterrare di sera e di notte l’elicottero a La Pila.

Si parla sempre di tagli e di risparmi - insiste il CES - però si assiste a sprechi continui come i due ascensori ancora non funzionanti e come quello di organizzare continui viaggi per adulti e bambini a Piombino per sottoporsi a elettroencefalogramma eseguiti da una signora elbana specializzata mentre negli armadi del nostro ospedale giace da 2 anni un nuovo apparecchio per elettroencefalogramma mai usato perché privo di una serie di elettrodi dal costo di poche centinaia di euro".

Alle conferenze dei sindaci zonali devono partecipare tutti i sindaci elbani con un solo piano sanitario discusso e condiviso, possibilmente anche dai cittadini, perché se il progetto è supportato all’unanimità, si può difendere in tutte le sedi opportune con il sostegno di tutta la popolazione".


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