Attualità lunedì 25 aprile 2016 ore 11:50
Portoferraio si riprende la sua Liberazione
Un centinaio di persone hanno risposto all'appello trovandosi davanti alla lapide di Ilario Zambelli per celebrare la Liberazione in maniera autonoma
PORTOFERRAIO — Questa mattina oltre cento persone hanno fatto rivivere lo spirito della resistenza: in maniera autonoma e spontanea, mettendo in pratica un atto di disobbedienza civile contro il silenzio delle istituzioni, si sono ritrovate davanti all'Alto Fondale per ricordare e celebrare il giorno della liberazione dal nazi-fascismo.
La scelta dell'amministrazione comunale di celebrare in trasferta il 25 aprile ha svegliato le coscienze e mobilitato molte più persone di quante normalmente attendono a questo tipo di cerimonie e se Portoferraio doveva dare una risposta, l'ha data chiara e distinta.
Accompagnati dalle note della filarmonica Pietri, diretta dal maestro Bacigalupi, i cittadini del capoluogo hanno deposto fiori sotto la lapide in memoria di Ilario Zambelli, hanno ascoltato in silenzio l'inno di Mameli e hanno cantato a voce alta Bella Ciao. Quelle voci e quelle note sono arrivate anche nelle stanze della Biscotteria.
E' stata questa la partecipata reazione della città alla decisione, che definire irrituale è un lieve eufemismo, dell'amministrazione comunale di non celebrare la giornata nazionale della Liberazione, una scelta che ha sollevato immediatamente un coro di proteste tanto dai partiti politici quanto da reduci e rappresentanti delle associazioni.
La piazzetta è stata colorata da bandiere tri e multicolori e presto un cartello è apparso sul prato e recitava "W l'Italia che resiste".
Luca Lunedì
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