Attualità giovedì 28 maggio 2020 ore 13:29
"Quali misure concrete per aiutare le imprese?"
Dopo la stipula del protocollo d'intesa, le associazioni di categoria dell'Elba chiedono che ogni Comune specifichi le misure previste
PORTOFERRAIO — Dopo la firma nei giorni scorsi di un protocollo d'intesa fra i sindaci dei sette Comuni elbani e le associazioni di categoria per attivare misure a sostegno degli operatori economici del territorio per aiutare la ripartenza delle attività dopo l'emergenza Covid e l'avvio della stagione turistica (vedi gli articoli correlati), le associazioni di categoria dell'isola d'Elba hanno inviato una lettere a tutti i sindaci per chiedere specifiche informazioni in merito alla rimodulazione e agli sgravi tariffari delle imposte comunali.
Qui di seguito pubblichiamo la lettera integrale firmata dalle associazioni di categoria dell'isola d'Elba.
"Pregiatissimi,
La recente sottoscrizione del Protocollo d’Intesa che vede tutte la Amministrazioni comunali elbane unite, insieme al Parco Nazionale Arcipelago Toscano e alle scriventi Associazioni di categoria, è stata colta con molto apprezzamento da parte della nostra base associativa che rappresenta il mondo delle imprese locali, oltre che dai vari stakeholders.
Ciò conferma non solo l’interesse dell’intero territorio ad affrontare con abnegazione e coraggio quella che si presenta una difficilissima stagione turistica, piena di incognite e di rischi in tutti i sensi, ma anche il bisogno di forte coesione e di unità d’intenti.
Alcune attività hanno riaperto da pochi giorni ed altre si accingono a farlo, però i nostri associati richiedono maggiori dettagli in merito alle agevolazioni che ogni singolo Comune mette in campo per sostenere le imprese dei rispettivi territori, al netto di quanto proviene dai DPCM e da emanazioni del Governo nazionale in materia di tributi locali (Tosap, Cosap, Tari, IMU, Tarsu, ecc.)
In particolare la TARI, che rappresenta una voce di bilancio molto gravosa per le nostre imprese, specie per le strutture ricettive, i ristoranti e pubblici esercizi, dovrà essere molto rivista sia in funzione della minore produzione di rifiuti che sicuramente questa stagione registrerà, sia in virtù dei mesi persi a causa del lock down e della lenta ripartenza.
Occorre inoltre una gestione straordinaria del suolo pubblico per consentire l’allargamento degli spazi usufruibili dalle attività di servizio al pubblico, oltre che un coordinamento sulle aree demaniali sia per la parte in concessione delle spiagge che per la parte libera.
Pertanto, siamo a richiedere da parte vostra una sollecita comunicazione scritta che meglio specifichi, al di là dell’impegno sottoscritto in prima istanza, le misure economiche ed operative che ogni singolo Comune mette in atto a sostegno del comparto turistico e del relativo indotto ricadente sotto il proprio territorio, al fine di incentivare le riaperture delle attività e l’occupazione locale.
In attesa di ricevere quanto richiesto, proseguiamo a lavorare tutti insieme per elaborare nuove strategie di sviluppo socio-economico della nostra bella isola, che in questo frangente ha dimostrato più che mai la fragilità del suo sistema economico e occupazionale, troppo limitato settorialmente ed imperniato sui pochi mesi estivi.
Con osservanza."
Confcommercio Elba, Confesercenti, Associazione Albergatori Elbano, Cna, Faita Campeggiatori, Coldiretti
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