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Attualità mercoledì 10 ottobre 2018 ore 20:06
“La chirurgia all’Elba non si tocca”

Le preoccupazioni di Manola Balderi sul Gruppo Elba Sanità per il futuro dell'ospedale elbano e dell'eventuale riduzione dell'Unità di chirurgia
PORTOFERRAIO — Sulla pagina facebook del Gruppo Elba Sanità Manola Balderi, attivista e amministratrice del gruppo, ha pubblicato un intervento, esprimendo forti preoccupazioni per l'eventuale riduzione e depotenziamento dell'unità di chirurgia dell'Ospedale elbano.
“Elbani siamo cittadini insulari e ancora una volta sembra che dovremo protestare per il nostro diritto alla salute. Se la chirurgia del nostro ospedale verrà declassata prossimamente ad unità semplice, come sembrano annunciare voci autorevoli, deciso dai soliti noti in Regione, e quella complessa di piombino sarà il nostro riferimento, potrebbe succedere come per l'attuale ortopedia di Portoferraio che saranno ancora più frequenti gli spostamenti dei pazienti presso gli ospedali della costa.
Ci toccherà quindi andare oltre mare ancora di più!
Noi
elbani vogliamo un aeroporto che funzioni?
Ma se non
difenderemo sufficientemente quello che già abbiamo nel nostro
ospedale e ci verrà 'tolto', non miglioreremo di certo l’offerta
turistica alla quale aspiriamo con la mobilità aerea, a che
cosa ci servirà un aeroporto se poi i turisti in caso di bisogno
dovranno abbandonare l’Elba e spostarsi al di là del mare a
curarsi presso gli ospedali di Piombino e Cecina?
Se rimarremo con un’Unità semplice di chirurgia come vogliono fare, sicuramente si correrà il rischio di vedere smantellate le sale operatorie come già sembra essere avvenuto ai tempi dell’ortopedia: un film già visto!
Non occorre essere tecnici per comprendere e prevedere lo scenario futuro conseguente ad un tale declassamento.
I nostri sindaci che pensano di fare? Perché i partiti locali non si esprimono? Perché il Pd locale permette che la sua compagine politica regionale depotenzi un reparto dell’ospedale del proprio territorio?
Sappiate
che i cittadini di ogni più lontana frazione dell’Elba verranno
informati su tutto, noi cittadini dei comitati faremo sit-in ed
incontri e se dovrà essere data una spiegazione alla gente quella
più probabile sarà ‘che sembra essere una scelta politica legata
al bacino degli elettori, ma non quello elbano!’ Ma noi le tasse le
paghiamo come quelli del continente e forse il nostro gettito sul Pil Toscana è maggiore!
I soliti noti della regione sembra stiano
procedendo in questa direzione e solo noi cittadini potremo opporci
ad un ulteriore saccheggio del nostro ospedale.
Voi della
regione che siete al comando lasciate pure l’unità complessa a
Piombino, la paghiamo noi cittadini, ma ‘non prendetevi’ l’unità
complessa del nostro ospedale insulare che necessita ancor di più di
un budget autonomo (è anche zona distretto) e di garantire
l’essenziale ai cittadini elbani e ai loro ospiti. Lasciate pure il
punto nascita a Piombino che per il decreto Balduzzi dovevate aver
già spostato su Cecina, ma giù le mani dalla nostra
chirurgia!
Se necessario metteremo in campo forme di protesta
ad oltranza e verremo con gli autobus in regione!
Vi contatteremo uno ad uno per farci dire in faccia cosa si prospetterà per la salute futura dei nostri figli e dei nostri anziani nella nostra Elba!”
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