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Politica lunedì 31 ottobre 2016 ore 12:35

"Nessuna rinuncia, si lavora a un accordo"

Il legale del Comune spiega come siano in corso trattative con la Regione per trovare un accordo sui debiti dell'ex unione dei Comuni



PORTOFERRAIO — Nessuna rinuncia unilaterale ma una trattativa in corso per trovare un accordo che permetta di definire la quota che le amministrazioni elbane dovranno pagare dei debiti lasciati in eredità dalla disciolta Unione dei Comuni.

Una nota del legale del Comune, l'avvocato Paolo Carrozza, getta una nuova luce sul procedimento in atto davanti al Tar toscano, e chiarisce la strategia processuale che l'amministrazione di Portoferraio sta portando avanti contro il piano di successione a suo tempo firmato dal commissario liquidatore Gabriele Orsini.

"Il ricorso al TAR Toscana - si legge nella missiva - era rivolto contro la Regione Toscana e il Commissario Straordinario dell’Unione di Comuni dell’Arcipelago Toscano da essa nominato e mirava ad annullare la deliberazione con la quale la Giunta Regionale prendeva atto (e approvava) il Piano di successione e subentro predisposto dal commissario straordinario dell’unione di Comuni dell’Arcipelago Toscano, nonché alcune successive deliberazioni della Regione stessa e del Commissario". 

Contro quel piano vennero presentati motivi aggiunti il 10 luglio 2013, per aggiungere agli atti impugnati il decreto del Commissario liquidatore. Vennero poi presentati ulteriori motivi aggiunti il 5 marzo 2014, per impugnare alcuni singoli decreti di liquidazione emessi dalla dottoressa De Castelli. 

"Il ricorso - spiega Carrozza - venne presentato per due principali ragioni: evidenziare le incongruenze e, in ipotesi, alcuni errori compiuti nel procedimento di liquidazione,e aprire un tavolo di confronto dei Comuni elbani con la Regione Toscana per indurla a contribuire in qualche modo ad alleviare il peso finanziario della liquidazione per i Comuni stessi. 

Sin dalla discussione dell’istanza cautelare (c.d. sospensiva), all’udienza del 27 giugno 2016, emersero molte perplessità da parte dei Giudici Amministrativi toscani in ordine alla fondatezza del ricorso e venne respinta l’istanza cautelare".

Con l'approssimarsi dell’udienza di discussione (fissata per il 9 novembre) si apprende quindi come si siano tenuti "alcuni incontri sollecitati dai Legali della Regione dinanzi al pericolo (per i Comuni elbani) che il ricorso fosse definitivamente respinto", e si sia intavolata una discussione per "favorire un’intesa con la Regione diretta a far cessare la materia del contendere ed a percorrere strade collaborative", come evidenziato nell’istanza a firma congiunta dei legali del Comune e della Regione secondo la quale "il Comune di Portoferraio e la Regione Toscana, nel rispetto del principio di leale collaborazione tra Enti territoriali, si sono confrontati e si stanno confrontando per una definizione extra-processuale delle problematiche emerse in sede di redazione del Piano". 

Dunque, secondo il legale: "Non vi è stata alcuna rinuncia unilaterale al ricorso: spetta, però, ai Sindaci e alla Giunta Regionale, stabilire le modalità con cui concretizzare, come del resto in parte già accaduto, la collaborazione degli Enti al fine di risolvere le problematiche evidenziate nel ricorso". 

Carrozza chiama poi in causa l'amministrazione guidata da Andrea Ciumei: "Avverso il Piano di liquidazione sono stati presentati dal Comune di Marciana Marina altri ricorsi, la cui udienza di discussione è fissata per il 9 novembre. 

Inopinatamente, in tutti e tre tali ricorsi i Legali del Comune di Marciana Marina hanno individuato il Comune di Portoferraio quale avversario (autorità resistente) in quanto comune capofila dell’Unione, ritenendolo corresponsabile dei supposti danni subiti dal comune ricorrente. 

Per evitare condanne (alle spese o, peggio, ai danni) al Comune di Portoferraio, non potendo prevedere l’esito di tali ricorsi, il legale di quest’ultimo ha precisato con una breve memoria (diffusa nei giorni scorsi dal Comune di Marciana Marina) che: Portoferraio non si ritiene avversario di Marciana Marina nei detti ricorsi, in quanto i provvedimenti impugnati da Marciana Marina provengono tutti dalla Regione e da organi regionali".

"In ogni caso Portoferraio ritiene - conclude Carrozza - dietro invito dei Legali della Regione e d’accordo con essi, di cercare di definire in via extragiudiziale le opportune soluzioni alle questioni solleviate". 


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