Cronaca giovedì 19 novembre 2015 ore 13:28
I fiori dei bambini per i morti di Parigi
Si è da poco conclusa la cerimonia di commemorazione per le vittime delle stragi di Parigi: garofani bianchi, rossi e blu gettati in mare dai bambini
PORTOFERRAIO — La Marsigliese fa da triste colonna sonora per la cerimonia che il Comune di Portoferraio ha organizzato questa mattina per commemorare le vittime degli attentati parigini. Le note dell'inno nazionale francese precedono e accompagnano il discorso del sindaco Mario Ferrari, i saluti di Jean Luc Sans, allenatore francese dell'ElbaRugby, le salve di cannone sparate dai figuranti della Petite Armèe e, soprattutto, il lancio dei fiori in mare da parte dei ragazzi delle scuole.
C'è molta Francia questa mattina a Portoferraio: nei cartelli tricolori che gli studenti tengono alti in mano, nelle bandiere, nei pensieri delle forze dell'ordine, dei sindaci e degli elbani accorsi per rivolgere un pensiero a quei giovani che hanno perso la vita per mano delle bestie assassine dell'Isis.
"Ricordiamo i giovani innocenti uccisi con freddezza - esclama il sindaco Mario Ferrari - con questo vile atto di guerra hanno spezzato 129 giovani vite. Abbiamo pagato un prezzo altissimo. Ci vorrebbero fermare con la strategia del terrore e inculcare in noi la paura dell'altro. Occorre reagire duramente perchè è quando si comincia a vivere con la paura delle proprie azioni che lentamente si muore"
"Condanniamo gli atti di barbarie che in questi giorni insanguinano il mondo - continua il primo cittadino - si uccidono i giovani nel mondo, si cerca di uccidere i giovani e il futuro fatto di libertà così faticosamente conquistate. Ma questo momento non è solo di condanna ma anche di raccoglimento per stringerci alle famiglie così duramente colpite da questo attacco. Ci stringiamo con un abbraccio alla nazione francese, all'Europa e alla famiglia della nostra connazionale, Valeria Solesin, che ha perso la vita. Viva la democrazia e viva la libertà".
La cerimonia si conclude poi con le salve di cannone sparate dal molo Elba, lo stesso che ospitò pochi mesi fa le celebrazioni per il bicentenario napoleonico. Triste coincidenza che dona un significato particolare e che testimonia come quegli attentati, quelle morti, abbiano attraversato terra e mare per arrivare al cuore degli elbani tutti.
Luca Lunedì
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