Cultura venerdì 04 luglio 2025 ore 12:07
Villa romana chiusa, ecco perchè

A spiegare la situazione di chiusura del sito archeologico è la Fondazione Villa Romana delle Grotte che attende "un segnale concreto dal Comune"
PORTOFERRAIO — "Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto numerose telefonate e messaggi da parte di chi chiede chiarimenti sulla chiusura eccezionale e prolungata della Villa romana delle Grotte e sull’assenza di attività. A contattarci sono persone che da anni seguono con attenzione le vicende di questo importante sito archeologico: studiosi, visitatori abituali e nuovi, scuole, università, agenzie turistiche, media locali e nazionali, oltre a molti nostri collaboratori scientifici".
Si apre così una nota della Fondazione Villa Romana delle Grotte sulla chiusura dell'area archeologica.
"Spiegare le ragioni di questa chiusura non è semplice. - prosegue la Fondazione - La situazione attuale è legata alla gestione dell’Amministrazione comunale di Portoferraio per l’attuazione del bilancio e all’assenza di un Assessore alla Cultura. Per comprendere davvero l’origine di questo stallo, è utile ripercorrere il percorso della Fondazione Villa romana delle Grotte, in particolare dal 2016, anno in cui il sito è entrato ufficialmente a far parte del sistema dei musei civici di Portoferraio. In quell’occasione lo statuto della Fondazione fu modificato, permettendo l’ingresso del Comune. Ma allora, se la Villa è un museo civico, perché resta chiusa?
È una domanda legittima".
"E vale la pena ricordare che tutto ebbe inizio con l’intento generoso e trasparente di donare gratuitamente il bene al Comune. - prosegue la Fondazione - Per concretizzare questa proposta, condivisa all’epoca con il sindaco Mario Ferrari, fu creato un Consiglio di Amministrazione congiunto, in vista dello scioglimento della Fondazione — riconosciuta dalla Regione Toscana — e del passaggio del bene alla collettività.
Negli anni, è nata una continua collaborazione. Il Comune ha assegnato stagionalmente una biglietteria estiva, salvo qualche eccezione, avviato alcuni interventi di manutenzione e aderito a manifestazioni archeologiche. La Fondazione, dal canto suo, ha promosso importanti collaborazioni scientifiche, ampliato e aggiornato i percorsi di visita, realizzato campagne di scavo, sviluppato progetti di didattica e partecipazione".
"Tuttavia, - prosegue la Fondazione - le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno mai mostrato un impegno chiaro o costante verso la cultura. Recentemente siamo entrati a far parte del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, organismo che coordina e valorizza i beni culturali delle nostre isole e si avvale di un Comitato Scientifico autorevole. Questo ingresso ha portato nuova energia, competenze e risultati concreti. Tuttavia, da quasi un anno il Sistema è stato brutalmente sospeso".
"Oggi la Fondazione ha scelto di attendere con fiducia un segnale concreto dal Comune di Portoferraio. - continua la Fondazione - Sappiamo che molti continuano a scriverci e a telefonarci quasi ogni giorno, e ci scusiamo se, per ora, non possiamo offrire risposte più precise. Possiamo però affermare con certezza che la Fondazione non è ferma: sta lavorando a due nuovi, importanti progetti, che speriamo di poter condividere presto".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI