Politica mercoledì 28 maggio 2025 ore 09:22
Stato della Palestina, la mozione

L'ha presentata il gruppo di minoranza consiliare "Angelo Zini Sindaco" per la discussione in Consiglio comunaleb
PORTOFERRAIO — La lista civica "Angelo Zini Sindaco" ha presentato una mozione per il riconoscimento dello Stato della Palestina.
Qui di seguito pubblichiamo il testo del documento che sarà presentato nel Consiglio comunale di Portoferraio.
"Dopo l’esecrabile attacco da parte di Hamas del 7 ottobre 2023, assistiamo impotenti e attoniti alla feroce rappresaglia del Governo di Israele, che sta massacrando con inusitata disumanità la popolazione palestinese.
Alla strage di una popolazione inerme causata dalle armi, si accompagna quella causata dalla distruzione di ospedali, asili, scuole e università, che uccide la speranza, perché nega a intere generazioni il diritto alle cure, a un’istruzione, a un progetto di vita e, quindi, a un futuro.
Quello che sta accadendo, frutto di un passato di violenze, ha commosso il mondo, spingendo alla mobilitazione le opinioni pubbliche di molti Paesi perché si mettano in campo azioni forti da parte dei governi e del Parlamento Europeo per un immediato cessate il fuoco, l’immediata liberazione degli ostaggi ancora in mano ad Hamas ed il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Per questo, con la presente mozione, si impegnano il Sindaco e la Giunta perché compiano decisi passi verso il Governo Italiano perché il medesimo si impegni a:
- riconoscere la Palestina come Stato Democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele, con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza o atto di terrorismo, al fine di preservare nell’ambito del rilancio del Processo di Pace la prospettive dei “Due Popoli, due Stati” e contrastare così le tendenze estremistiche presenti in ciascuna delle due parti in conflitto: quella di chi, da parte palestinese, nega il diritto di Israele a esistere e quella di chi, da parte israeliana, auspica e dichiara che uno Stato palestinese non vedrà mai la luce;
- promuovere, forte dell’impegno assunto nel 2014 dal Parlamento Europeo, il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Unione Europea, nel rispetto del diritto alla sicurezza dello Stato di Israele;
- sostenere in tutte le sedi internazionali e multilaterali, ogni iniziativa volta a esigere il rispetto dell’immediato cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, la protezione della popolazione civile di Gaza e la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati, la fornitura di aiuti umanitari continui,rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della Striscia, il rispetto della tregua in Libano scongiurando il rischio di futuri attacchi di Hezbollah; il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario;
- sostenere il cosiddetto “Piano arabo” per la ricostruzione e futura amministrazione di Gaza anche alla luce del favore di larga parte della comunità internazionale, assicurando il pieno coinvolgimento delle forze democratiche e della società civile palestinese, respingendo e condannando qualsiasi piano di espulsione dei Palestinesi da Gaza e Cisgiordania;
- sospendere urgentemente, ove in essere, le autorizzazioni di vendita di armi allo Stato di Israele concesse anteriormente alla dichiarazione dello stato di guerra dell’8 ottobre 2023, al fine di scongiurare che tali armamenti possano essere utilizzati per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, nonché a sostenere e farsi promotore, a livello europeo con gli altri Stati membri, di opportune misure volte a garantire che tali armamenti non siano utilizzati per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario;
- provvedere all’immediata sospensione dell’importazione degli armamenti dallo Stato di Israele,
- sostenere in sede europea l’adozione di sanzioni nei confronti del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario, e nei confronti dei coloni responsabili delle violenze in Cisgiordania e a sospendere l’accordo di associazione fra l’U.E. e lo Stato di Israele
- esigere la tutela dell’incolumità della popolazione civile della Cisgiordania, richiedendo che lo Stato di Israele cessi ogni operazione militare, l’occupazione militare illegale di tali territori e l’illegale creazione e sostegno di insediamenti israeliani;
- dare piena attuazione ai mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale, in linea con la normativa italiana di adeguamento allo Statuto di Roma e in virtù del previsto obbligo di cooperazione da parte degli Stati membri, senza improprie considerazioni politiche che minerebbero il principio fondante per cui la legge, anche internazionale, è uguale per tutti.
Chiediamo a tutti coloro che condividono la nostra preoccupazione per la pace e la giustizia di unire la propria voce alla nostra nel sostenere questa iniziativa".
I consiglieri comunali
Angelo Zini
Paolo Andreoli
Cosetta Pellegrini
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