Politica giovedì 19 dicembre 2024 ore 14:30
San Giovanni, "alberi sani, no ad abbattimento"

Il gruppo di minoranza consiliare "Bene Comune" sostiene che i pini di San Giovanni non sono pericolosi e non vanno tagliati
PORTOFERRAIO — "È cominciato il taglio degli alberi, pure sani, di S. Giovanni, per presunti 'motivi di sicurezza della viabilità' su quel chilometro di strada. Andiamo su Google e digitiamo 'incidente San Giovanni Portoferraio': 03/10/24 scooter/furgone (un ferito); 16/07/24 auto/moto (due feriti); 24/05/24 moto contro muro (due feriti); 3/10/23 auto e scooter (due feriti); 11/07/23 auto/auto (due feriti); 28/03/23 due motorini (tre feriti); 21/03/23 tre auto (quattro feriti); 23/05/16 scooter e furgone (un morto)".
Il gruppo di minoranza consiliare "Bene Comune" critica la scelta della giunta comunale di tagliare i pini di San Giovanni.
"In questi casi le cause sono state: - prosegue "Bene Comune" - ubriachezza, mancato rispetto distanza di sicurezza, inosservanza dello stop, eccessiva velocità; effetti di comportamenti sbagliati in parte favoriti da una segnaletica approssimativa o mancante. Gli alberi non c' entrano nulla, neppure quelli le cui radici superficiali affiorano in parte e che una corretta manutenzione avrebbe potuto eliminare senza rischi per la stabilità degli alberi (come faceva la Provincia quando la strada era di propria competenza)".
Secondo "Bene Comune" "Solo ignoranza e delirio di onnipotenza possono giustificare l'esecuzione di decine di alberi sani accanto alla doverosa eutanasia per quei pochi davvero malati e instabili. C'era una studio, magari da aggiornare, a disposizione del Comune, che individuava gli interventi urgenti, ma non ci pare sia stato utilizzato, se, come dichiarato dal Comune stesso, il taglio di questi 25 è solo il primo lotto della futura tabula rasa di un pezzo di paesaggio. Veniamo privati quindi, senza motivo, di un Bene Comune, di cinque-seimila anni- albero che assorbono, alla loro età, le polveri sottili del traffico e circa 20 kg di CO2 l'anno, oltre che dare ombra, ossigeno e bellezza. C' è un forte aspetto diseducativo, una cultura terrapiattista, in questo atteggiamento istituzionale, poiché si trasmette l' idea, sbagliatissima e pericolosa, che viabilità e verde urbano siano incompatibili, rimuovendo così le ragioni vere degli incidenti (sopra elencate)".
"Cade nel vuoto, di fronte al mix di arroganza e ignoranza, il banale ragionamento che questi e altri alberi hanno resistito benissimo a venti sui 100 km orari e oltre, tranne, ovviamente, quei pochi esemplari di cui si conoscevano da tempo i problemi. A tutto questo noi non ci stiamo, non ci rassegniamo, e faremo di tutto per fermare legalmente il prima possibile questo scempio perpetrato con una determina del Dirigente priva di riferimenti scientifici o autorizzazioni paesaggistiche", conclude "Bene Comune".
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