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Cultura domenica 18 novembre 2018 ore 16:42

Chierici e Foresi alle origini della paletnologia

Da destra il sindaco Mario Ferrari e Gabriella Solari, presidente Lions Elba

Il resoconto del convegno "Tesori nell'Arcipelago". In programma una mostra in occasione del bicentenario della nascita dei due studiosi



PORTOFERRAIO — “Ci è stato aperto uno spaccato di una storia che non conoscevamo”, sono le parole conclusive pronunciate da Gabriella Solari, presidente del Lions Club isola d’Elba, al termine dell’incontro dal titolo “Tesori nell'Arcipelago”, promosso dai lions con il patrocinio del Comune di Portoferraio, che aveva come relatori Roberto Macellari, ispettore archeologico del Museo di Reggio Emilia e Lorella Alderighi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.

L’evento, svoltosi a Portoferraio ieri sabato 17 Novembre al Museo della Linguella, gremito di appassionati e curiosi, si è aperto con il saluto del sindaco Mario Ferrari che ha espresso  l’apprezzamento della città a questa iniziativa per il valido apporto culturale, ringraziando gli intervenuti e Franca Zanichelli che, facendo da tramite con il Lions Club di Parma Maria Luigia, a cui ora appartiene dopo il suo trasferimento alla città emiliana, ha reso possibile l'iniziativa.

Roberto Macellari ha sottolineato il contributo di Don Gaetano Chierici alla nuova scienza della paletnologia, nel cui ambito ad un convegno nel 1871, conobbe Raffaello Foresi ed i reperti da lui portati dall’Elba e da Pianosa e se ne appassionò. Nel 1874, grazie a un invito del direttore del carcere, Leopoldo Ponticelli, iniziò la sua avventura di scavi a Pianosa, i cui reperti, insieme a quelli elbani, sono raccolti in un una vetrina del Museo reggiano. 

Lorella Alderighi  ha concentrato la sua esposizione sulla vita di Raffaello Foresi, dalla sua passione per la musica e per i minerali fino al suo coinvolgimento nello studio dell’archeologia e la formazione di una importante collezione, giunta  nel 1867 persino alla mostra universale di Parigi, raccolta che poi che esibì in un museo creato a sue spese a Portoferraio.  In merito agli scavi a Pianosa, cui Foresi ha dato vita con il ritrovamento della Grotta dei due scheletri, continuati poi da Chierici, la Soprintendenza sta proseguendo, con l’aiuto del Pnat, la campagna di ricerca che ha portato alla scoperta di altre tombe e ampi locali scavati nella roccia, resi fruibili ai visitatori.

Al termine della relazione la funzionaria ha comunicato di aver in programma, in occasione della celebrazione del bicentenario della nascita di Chierici nel 2019 e di quella di Foresi nel 2020, di riportare all’Elba questa mole di reperti, per la cui realizzazione intende coinvolgere in una giornata multidisciplinare il Liceo Foresi di Portoferraio.


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