Attualità martedì 07 maggio 2019 ore 18:20
Celebrazione laica per la morte di Napoleone
Il 5 Maggio nella Chiesa della Misericordia non c'è stata la messa come da tradizione ma la morte dell'Imperatore è stata ugualmente commemorata
PORTOFERRAIO — La mattina di domenica 5 Maggio scorso sulla pagina Facebook della Confraternita della Misericordia di Portoferraio è stato pubblicato un post che avvisava che, per motivi indipendenti dalla volontà della Confraternita, la santa messa tradizionale prevista ogni anno il 5 Maggio (Napoleone è morto il 5 Maggio 1821) per commemorare la morte di Napoleone non si sarebbe tenuta.
Immediatamente su Facebook sono stati pubblicati vari post su quella che agli occhi di molti risultava come l'interruzione di una tradizione importante che non era mai venuta meno.
Infatti sappiamo che la messa in suffragio di Napoleone da celebrare ogni anno il 5 Maggio nella Chiesa della Misericordia di Portoferraio, era stata espressione della volontà nel testamento del principe russo Anatolio Demidoff- marito di Matilde Bonaparte, nipote di Napoleone - il quale non solo aveva acquistato la Villa di San Martino e raccolto vari cimeli napoleonici, trasformandola in museo, ma, alla sua morte aveva anche disposto un "lascito perpetuo" di ingenti risorse alla Confraternita della Misericordia affinché ogni anno si svolgesse la commemorazione religiosa e storica di Napoleone.
Sulle cause della mancata celebrazione della messa ci sono varie versioni ma sappiamo che durante la messa domenicale in Duomo la morte di Napolene è stata ricordata.
Tuttavia, come ci ha raccontato Leonello Balestini, presidente dell'associazione culturale Historiae, grazie alla collaborazione fra le due associazioni La Petite Armée e Historiae con la Confraternita della Misericordia, sabato 5 Maggio si è comunque svolta una celebrazione laica, con una rievocazione storica in ricordo di Napoleone.
In particolare durante la cerimonia sono stati letti alcuni brani del Memoriale di Napoleone a S. Elena, è stata letta l'ultima parte del testamento di Napoleone, in cui egli stesso raccontava della sua lente fine ed è stato letto il racconto delle ultime ore di vita dell'Imperatore scritto dal medico Anton Marchi, che lo ha seguito fino all'ultimo. Inoltre è stata letta anche la lettera di Miguel Moutoy, recentemente scomparso, appassionato della storia dell'Elba e della figura di Napoleone.
La celebrazione civile si è svolta comunque alla presenza dei simboli napoleonici, quali la riproduzione del catafalco e della maschera funeraria di Napoleone, donati dal principe Demidoff.
Una cerimonia che, come ci ha detto Leonello Balestrini, è stata comunque molto commovente e partecipata da numerose persone.
Alla fine della mattinata del 5 Maggio sulla stessa pagina Facebook della Misericordia un post successivo informava sul fatto che Napoleone anche quest'anno era stato onorato, come si vede nelle immagini qua sotto.
Valentina Caffieri
© Riproduzione riservata
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI