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Attualità venerdì 01 settembre 2017 ore 10:30

Trent'anni dopo, le stesse emozioni

Maurizio Papi e Cosimo Giordano (foto Wladimiro Muti)

Partecipatissima la serata dedicata al ricordo della rivolta in carcere del 1987. Molte domande ancora senza risposta. L'applauso a Cesare Pellino



PORTO AZZURRO — Una serata per non dimenticare quello che accadde 30 anni fa. Giovedì 31 agosto, al teatrino delle Suore di Porto Azzurro, il Comune ha voluto ricordare con un evento partecipatissimo e carico di emozioni il sequestro e la rivolta in carcere  del 1987, un fatto che ha segnato indelebilmente la storia del paese.

Una serata emozionante per molti versi, dalla ricostruzione storica dei sequestrati, presenti in sala, a quelli che la stampa, trent’anni dopo, ha definito come i protagonisti della trattativa, gli uomini capaci di evitare un sanguinoso blitz che stava per scattare e che avrebbe concluso la vicenda in maniera tragica, ovvero l’allora direttore del carcere Cosimo Giordano e il sindaco dell’epoca, sindaco anche oggi, trent’anni dopo, Maurizio Papi.

Una rimpatriata fra amici che non si vedevano da tempo, alcuni trasferiti in altre sedi, altri in pensione, con una atmosfera che era sempre la stessa. A cominciare dal sindaco, Maurizio Papi, che ha fatto capire che se oggi accadesse una cosa simile, si comporterebbe nello stesso modo, nell’interesse della “sua” comunità, per proseguire con Cosimo Giordano, protagonista delle trattative che si conclusero con la liberazione degli ostaggi, ma subito dopo trasferito e relegato nell'oblio.

Una sottolineatura importante è arrivata nei confronti di una persona che all’epoca ebbe delle conseguenze personali: l’appuntato Cesare Pellino, accusato ingiustamente di aver fornito ai rivoltosi le armi usate nel sequestro. Pellino ha ricevuto , con l’applauso caloroso del pubblico presente, le scuse per una ingiusta carcerazione subìta.

Per il resto tanti baci e abbracci e tante domande ancora inevase per una vicenda per certi aspetti ancora oscura. Probabilmente i partecipanti alla serata, anche volendo, non avrebbero saputo dare una risposta a molte di quelle domande.

Le foto allegate all'articolo sono di Wladimiro Muti.


© Riproduzione riservata


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