Attualità giovedì 28 luglio 2016 ore 13:05
"Intervenire sul carcere, servono lavori urgenti"

L'appello della Funzione Pubblica Cgil dopo il sopralluogo a Forte San Giacomo: "Si nota un cambio di passo ma non basta, servono investimenti"
PORTO AZZURRO — Funzione Pubblica CGIL, in occasione dell'intitolazione del carcere di Porto Azzurro all'Appuntato Pasquale De Santis avvenuta nei giorni scorsi, ha registrato le criticità della struttura e chiede urgenti investimenti per migliorarne la sicurezza e l'agibilità.
Una delegazione della FP CGIL, composta da Massimo Mocali, Simone Caruso, Manuel Anselmi, Alberto Ragusa, Donato Nolé e Massimiliano Prestini, ha ispezionato la struttura: "Dobbiamo esprimere vivo apprezzamento - commenta la delegazione - per lo sforzo di tutto il personale che, pur lavorando in una sede storica con oggettivi limiti strutturali, con veri e propri cantieri aperti e con alcuni posti di servizio al limite della agibilità, garantisce la piena ed efficace funzionalità e la sicurezza della collettività della struttura".
La delegazione sottolinea che: "E' visibile un cambio di rotta nella direzione dell’istituto, dovuto certamente alla nuova dirigenza del dott. Francesco D'Anselmo e, di conseguenza, di un'amministrazione che si è fatta carico del grave disagio del personale e della popolazione carceraria.
Ma bisogna proseguire nello sforzo e Forte San Giacomo, riconosciuto dallo stesso Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sede disagiata, deve superare i suoi limiti strutturali, eliminare le aree di degrado e garantire agli operatori di Polizia Penitenziaria gli standard di sicurezza e di dignità degli alloggi dovuti, in modo da consentire il necessario riposo psico-fisico, elemento essenziale per chi ogni giorno si fa carico di un lavoro logorante, sia dal punto di vista fisico che psicologico, finalizzato al recupero sociale dei detenuti e di conseguenza di sicurezza per l’intera collettività.
Si apprezza la dimostrata volontà di rispondere alle necessità dei lavoratori e dei detenuti, visibile attraverso i lavori già eseguiti o in via d’ultimazione, ma oltre alle pesanti carenze d’organico che devono trovare urgente soluzione, si vuole sottolineare la necessità di dotare le postazioni di lavoro e la caserma di impianti di condizionamento d’area, di porte funzionanti, di infissi idonei, di telai delle finestre senza dispersioni termiche o infiltrazioni, di un intervento che migliori l’impianto elettrico.
La missione affidata alla casa di reclusione elbana e ai suoi lavoratori è ardua, ma attraverso il lavoro comune si dimostrerà la grande qualità del servizio pubblico che ogni giorno, insieme, offriamo a tutti i cittadini".
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