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Attualità giovedì 11 marzo 2021 ore 10:45

Napoleone, bicentenario con polemiche in Francia

Dibattito acceso fra i sostenitori dell'importanza di Napoleone e i contrari che lo accusano di misoginia e di aver reintrodotto la schiavitù



PARIGI — Mentre l'isola d'Elba si appresta a celebrare il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte - che sull'isola visse 10 mesi della sua vita da esule e che lasciò profonde tracce - anche grazie all'importante progetto in via di definizione "Uffizi Diffusi", in Francia invece le celebrazioni dell'Imperatore stanno scatenando molte polemiche.

A riportare la notizia dei due fronti contrapposti sulla figura ed il ruolo di Napoleone è un articolo del 7 Febbraio scorso pubblicato sul giornale Le Parisien dove sono riportate le posizioni di Thierry Lentz, direttore della Fondazione Napoleone, ovviamente favorevole a celebrare l'Imperatore, mentre Laurent Joffrin, ex direttore di Liberation, ritiene che sia importante commemorare la morte dell'imperatore ma evoca anche il suo lato oscuro. Come riportato su Rts Info, "La schiavitù, abolita dalla Rivoluzione francese, è stata ripristinata da Napoleone, dice Jacques-Olivier Boudon, professore di storia della Rivoluzione e dell'Impero alla Sorbona e presidente dell'Istituto Napoleone".

Un altro oppositore alla commemorazione di Napoleone risulta Louis Gerges Tin, presidente onorario del Consiglio rappresentativo delle associazioni nere di Francia. Per i contrari a celebrarlo Napoleone viene definito con vari appellativi fra i quali "sessista, misogino, razzista e schiavista".

Una situazione che sembra aver messo in forte difficoltà il presidente Macron, soprattutto dopo che la polemica in pratica è entrata anche nelle istituzioni francesi perché il 7 Marzo scorso durante un'intervista di Le Figaro su Rtl France Elisabeth Moreno, ministra per le Pari opportunità francese, per la diversità e l'uguaglianza, è scoppiata a ridere ad una domanda su Napoleone e ha dichiarato che "è stato uno dei più grandi misogini", "ha ristabilito la schiavitù"  ma ha anche aggiunto che "è stato allo stesso tempo un grande uomo della storia francese" e sull'opportunità di celebrarlo non si è in pratica espresse. Il dibattito in corso è stato ripreso anche dalla stampa italiana con Il Giorno e Il Foglio.

Tuttavia nelle ultime ore Gabriel Attal, portavoce del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, ha dichiarato che le celebrazioni del bicentenario napoleonico si svolgeranno e che le modalità ed il programma sarebbero stati resi noti in seguito dall'Eliseo.

Insomma Napoleone, a 200 anni dalla sua morte, continua ancora ad essere il personaggio storico più citato e discusso ma anche per alcuni aspetti ancora attuale, si veda il suo grande intuito sull'importanza della comunicazione non solo come forma di creazione di consenso ma anche come modalità organizzativa.


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