Attualità giovedì 06 maggio 2021 ore 17:35
Tirrenia-Cin, chiesto un tavolo interministeriale
Il punto è arrivare ad un accordo fra Cin e Tirrenia in Amministrazione straordinaria. Continua il braccio di ferro tra Cin e commissari di Tirrenia
MILANO — In una nota diffusa dall'Ansa i commissari di Tirrenia, che si trova in Amministrazione straordinaria, hanno spiegato che Cin ha rifiutato l'accordo di ristrutturazione del debito approvato dal Mise, che prevedeva alcune integrazioni a tutela dei creditori di Tirrenia.
I commissari di Tirrenia hanno inoltre fatto sapere che si riservano "ogni azione avverso dichiarazioni o comportamenti diffamatori o comunque non rispettosi della correttezza del proprio operato".
In risposta alle dichiarazioni dei commissari è intervenuta Cin.
"Cin contesta fermamente il contenuto della nota affidata agli organi di stampa dai Commissari di Tirrenia in Amministrazione straordinaria, in quanto contrario alla realtà dei fatti e clamorosamente smentito da evidenze documentali già in possesso della magistratura e degli organi ministeriali".
Si apre così una nuova nota di Cin in cui viene inoltre reso noto che la compagnia di navigazione ha chiesto formalmente al presidente del Consiglio dei ministri Draghi e a tutti i ministri competenti la costituzione di un tavolo interministeriale per arrivare ad un accordo (vedi richiesta allegata in fondo all'articolo).
"Cin - prosegue la nota della compagnia di navigazione - inoltre informa di aver richiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri, Professor Mario Draghi, al Ministro delle infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Professor Enrico Giovannini, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Daniele Franco, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, On. Andrea Orlando ed al Ministro dello Sviluppo Economico, On. Giancarlo Giorgetti, che venga costituito ad horas un tavolo interministeriale che possa mediare ed accompagnare la definizione dell’accordo con Tirrenia S.p.A. in Amministrazione straordinaria fattibile giuridicamente ed economicamente e dunque attestabile, con il metodo dell’ascolto attivo, del confronto democratico tra tutte le parti interessate e della leale collaborazione".
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