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Politica mercoledì 13 febbraio 2019 ore 19:56

Quell'abrogazione che non convince la minoranza

Foto di repertorio

I consiglieri del gruppo "Lista per il futuro" intervengono sull'abrogazione del Regolamento di Polizia locale e chiedono conto delle spese effettuate



MARCIANA MARINA — Sull'abrogazione del Regolamento di Polizia locale, discussa nella seduta di Consiglio comunale di lunedì scorso, interviene il gruppo di minoranza Lista per il futuro, con una nota a firma dei consiglieri Francesco Lupi, Guido Citti e Andrea Ciumei.

"A neppure un anno dall’approvazione del Regolamento del comando di Polizia locale del Comune di Marciana Marina, - si legge nella nota dei consiglieri di minoranza - in tutta fretta e senza motivo reale a noi noto, il sindaco provvede a convocare un consiglio comunale per abrogare - abrogare, badate bene, e non modificare o definire meglio - lo strumento normativo che regola l’attività dell’ufficio e gli strumenti affidati agli agenti in servizio". 

"All’epoca - spiegano i consiglieri - il nostro voto fu di astensione, individuando nei motivi economici la nostra scelta, considerato che la riorganizzazione del servizio avrebbe determinato spese ingenti, cosa che è poi successa, e avrebbe sacrificato tempo prezioso per la formazione dei dipendenti dell’Ufficio in questione. Allora l’amministrazione si prese gioco delle nostre posizioni, indicandoci come fondamentale l'armare fino ai denti la polizia locale marinese, per prevenire episodi criminosi, così ci venne detto". 

"Oggi i nostri agenti, a quasi un anno da quella scelta, sono indubbiamente cresciuti professionalmente - proseguono i consiglieri - e di certo hanno un'attrezzatura più consona al loro ruolo. Dopo aver quindi speso migliaia di euro in formazione, armi, attrezzatura, oggi, a meno di un anno di distanza, si abroga questo regolamento. Ci chiediamo, noi umili consiglieri di opposizione, quali eccezioni normative e illiceità erano contenute in questo regolamento? Quali incongruenze si rilevano con il Decreto Legislativo del marzo 1987, sbandierato come scelta necessaria perfino sulla stampa al tempo dell’approvazione?"

"E qui poniamo un'altra domanda. In questa nuova era di "trasparenza e partecipazione" (cit.) - proseguono i consiglieri di minoranza - ci volete spiegare per quale motivo a Marzo sia stato assunto un Comandante di polizia Locale e a Dicembre sia stato rimosso dal suo incarico? Nonostante sia l'unico dipendente qualificato per quel ruolo nel nostro comune? Perché sapete tutti benissimo che senza delle risposte chiare, circostanziate e precise, la Corte dei Conti sarà lieta di venire a chiedervi personalmente il risarcimento per le spese sostenute. E volendo tralasciare i profili giuslavoristici, che non riguardano questa sede, e che oggettivamente vedono il Comune di Marciana Marina in grossa difficoltà rispetto ai diritti acquisiti dal già Comandante Rossetti". 

"Oggi, dopo che negli atti del Comune non si scorge neppure un motivo degno di tale definizione, - aggiungono i consiglieri - voi abrogate l'unico atto concreto da voi realizzato negli ultimi due anni: il riordino della Polizia Locale. E, badate bene, lasciando un buco normativo enorme, paragonabile solo all’incapacità di codesta maggioranza, al di fuori di qualsiasi giurisprudenza in materia, senza una base normativa di appoggio, senza un obiettivo. Così, a casaccio, con i soldi dei contribuenti marinesi". 

"State navigando a vista, - dichiarano i consiglieri di minoranza - in barba al principio di buona amministrazione e che, ormai è scontato, è oggetto di attenzione della Magistratura e della Procura della Corte dei Conti. Visti i risultati ottenuti e quelli attesi, siamo certi che qualcuno vi chiederà indietro le risorse sprecate fino ad oggi al fine di risarcire questa comunità per i danni economici alle casse comunali e quelli biologici ed esistenziali ai dipendenti, colpevoli solo di fare quel lavoro che voi stessi avete chiesto loro di fare, emancipandoli, sostenendoli e poi abbandonandoli come oggetti inutili". 

"Resta da capire - proseguono i consiglieri di Lista per il futuro - cosa ne sarà di quegli strumenti acquistati a norma di regolamento e che, andiamo a memoria, dovrebbero consistere in sei pistole Beretta, i manganelli, l’alcol test, i giubbotti antiproiettile, manette tipo spagnole, le body cam, gli spray al peperoncino, regolarmente acquistati grazie ai denari che voi stessi avete appostato in bilancio per quella tipologia di spesa. Li venderete al mercatino sul lungomare la prossima estate? Sempre che non arrivino le cimici e le blatte a guastare la serata, come lo scorso anno". 

"Questo gruppo consiliare si dichiara fin da ora contrario a questa scelta, - concludono i consiglieri - memore del voto di astensione all’approvazione del medesimo regolamento che oggi voi stessi abrogate, a dimostrazione di quanto fosse sbagliata all’epoca la vostra scelta e quanto sia ancora più sbagliata la scelta odierna, a nostro avviso dettata solo dall'incapacità di relazionarsi con i dipendenti e la paura di aprire certi faldoni che a qualcuno fa comodo restino ben chiusi. Sia chiaro: a questo giochino, noi non ci presteremo mai."


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