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Attualità mercoledì 22 febbraio 2023 ore 08:39

Problema ungulati, il punto con le istituzioni

L'incontro è stato promosso dal Comitato Emergenza Nord Ovest ed erano presenti anche associazioni del territorio



MARCIANA — Incontro partecipato lunedì sera nella sala consiliare di Marciana per l’iniziativa pubblica promossa dal Comitato Emergenza Nord Ovest per un aggiornamento sulla situazione degli ungulati.

Presenti il sindaco di Marciana, Simone Barbi, il sindaco di Portoferraio e presidente della Comunità del Parco, Angelo Zini, il sindaco di Marciana Marina, Gabriella Allori, il consigliere provinciale Andrea Solforetti, per il PNAT il presidente Giampiero Sammuri e il direttore Maurizio Burlando, la vicesindaca e assessore all’Ambiente di Marciana, Susanna Berti. Presenti, inoltre, il commissario Stenio Pasquini del corpo di Polizia Provinciale (responsabile del distaccamento di Venturina e Portoferraio), rappresentanti del C.A.I., del Comitato per l’Eradicazione del cinghiale Elba e dell’associazione Elba Consapevole, l’A.T.C. e l’esperto Carlo Gasparri; tra il pubblico anche numerosi operatori turistici e rappresentanti delle associazioni locali.

Ha aperto l’incontro Alma Ravasio del Comitato spontaneo Emergenza Nord Ovest (nato nel 2022) che ha letto il documento con le richieste in merito alla problematica degli ungulati soprattutto nel versante nord ovest dell’isola, ripercorrendo l’evoluzione del fenomeno dalle origini ad oggi, con l’aumento incontrollato degli animali e dei danni e sottolineando, in particolare, la necessità di far rinascere un territorio in grave sofferenza, devastato dai cinghiali e dai mufloni, che creano un problema ambientale, della sicurezza stradale e personale e dell’igiene.


Premesso che la faunistica è comunque piena competenza della Regione Toscana e del PNAT all’interno dei suoi confini, i rappresentanti degli enti presenti hanno ricordato i passi intrapresi recentemente per la risoluzione del problema dal punto di vista istituzionale: la Comunità del Parco – che raggruppa tutti i comuni dell’Arcipelago Toscano, le province di Livorno e Grosseto e la Regione Toscana - all’unanimità ha deliberato per richiedere l’abolizione dell’Elba come area vocata al cinghiale, e nel luglio 2022 con la delibera approvata dalla Giunta regionale tale stato è stato finalmente modificato;in seguito alle numerose richieste di intensificazione degli abbattimenti alla Regione Toscana e, quindi, alla Provincia di Livorno che con la Polizia Provinciale si occupa della gestione della fauna, la collaborazione tra comuni, Ente Parco e Regione,ha permesso di realizzare il centro di sosta dedicato allo stoccaggio delle carcasse dei capi abbattuti.

L’area non è ancora operativa, ma si presume che lo sarà entro breve tempo;in una recente riunione della Gestione Associata del Turismo sono stati, inoltre, destinati dei fondi per la realizzazione di uno studio di fattibilità sulla gestione dell’eradicazione degli ungulati (cinghiali e mufloni) all’isola d’Elba e il comune di Marciana, che è stato nominato capofila dell’operazione, sta provvedendo, con il contributo di fondi ulteriori e di competenze dell’Ente Parco a seguire questa iniziativa necessaria per avviare una concreta risoluzione del problema.

Tutti i rappresentanti delle istituzioni presenti hanno ricordato ciò che ha permesso la realizzazione delle azioni elencate e, cioè, la presa d’atto del problema e la nuova coesione da parte di tutti i soggetti coinvolti che dopo anni finalmente agiscono compatti e in sinergia.
Tra gli interventi, tutti interessanti, è stato molto chiarificatore quello del rappresentante del corpo della Polizia Provinciale che ha fornito dettagli tecnici sulla modalità degli abbattimenti, sul perché gli animali abbattuti ad ora non possono essere usati per la macellazione, sul problema dello smaltimento delle carcasse, sulle gabbie di cattura, sulla tipologia di armi utilizzate, ecc.


Le associazioni presenti hanno confermato la condivisione delle istanze presentate dal Comitato, soprattutto per quanto riguarda la biodiversità dell’isola, fortemente compromessa, e la necessità di fermare questa devastazione del territorio.


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