Attualità sabato 01 dicembre 2018 ore 06:00
"Non si rilevano criticità sull'ambiente marino"

Arpat ha presentato il rapporto del monitoraggio 2016-2017 relativo ai fondali dell'isola del Giglio in seguito al naufragio della Costa Concordia
ISOLA DEL GIGLIO — E' stato pubblicato il rapporto sui risultati del monitoraggio ambientale nel periodo 2016-2017 all'isola del Giglio, effettuato dall'Arpat in collaborazione con l'Ispra.
In seguito al naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012, presso l’Isola del Giglio, infatti è stato formalizzato un apposito accordo tra Regione Toscana, Arpa Toscana e Ispra per il monitoraggio finalizzato alla verifica delle attività di ripristino dei fondali dell’area del Giglio interessata dall’incidente della Costa Concordia.
"Per quanto riguarda lo stato chimico, - si legge nel rapporto 2016-2017 - dai controlli analitici della colonna d'acqua non sembra che l’impatto sull’ambiente marino determinato dal naufragio della nave Costa Concordia e dalle successive operazioni di rimozione interessi le acque prelevate nelle immediate vicinanze del cantiere: di fatto al momento non sono state evidenziate situazioni di criticità".
"I test di tossicità - si legge ancora - hanno sempre dato esito negativo e le concentrazioni di metalli sono risultate sempre entro i valori degli standard ambientali previsti dalla normativa".
"Le altre analisi chimiche - prosegue il rapporto - mostrano un'anomalia nelle concentrazioni medie dei Tbt (Tributilstagno) con superamenti del Sqa-Ma nel 2016 in tutte le stazioni tranne Giglio e nel 2017 in tutte le stazioni eccetto Cala di Forno. Nonostante dal 1 Gennaio 2003 la Direttiva 2002/62/CE abbia vietato l’immissione sul mercato e l’uso dei prodotti organostannici nei prodotti antivegetativi destinati a qualsiasi tipo di imbarcazione, questi composti, data l'elevata persistenza, sono presenti nella matrice acqua in tutti i corpi idrici della Toscana indagati ai sensi del D.Lgs 172/15; il superamento dello standard ambientale all’Isola del Giglio, quindi, non è da ritenersi in relazione con il naufragio della Costa Concordia".
Il monitoraggio completo può essere consultato sul sito dell'Arpat al link http://www.arpat.toscana.it.
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