Politica lunedì 02 giugno 2025 ore 07:23
Referendum, si per lavoro e cittadinanza

Il partito di Rifondazione Comunista fa appello ai cittadini per un Si ai 5 quesiti referendari
ISOLA D'ELBA — "Se si segue la questione dei referendum sulla stampa e la TV nazionale sembra quasi che si tratti di una specie di “sfida” tra partiti politici. Niente di più sbagliato. I quesiti referendari riguardano cose molto concrete che influenzano quotidianamente la vita delle persone, dei lavoratori e delle lavoratrici, soprattutto giovani. Si tratta di riportare al centro del dibattito la questione del “Lavoro” che l’art. 1 della Costituzione dichiara essere il fondamento della Repubblica italiana. Crediamo che dovrebbe interessare tutti e tutte, comprese le persone che di solito alle elezioni non vanno a votare. Questa volta non si attribuisce una delega a qualche politico ma si decide direttamente su 5 questioni concrete".
Inizia così l'appello del partito della Rifondazione Comunista
Circolo Isola D’Elba in merito al referendum.
"Questi in sintesi i 5 quesiti: - prosegue -
1- RIPRISTINO ART. 18 dello STATUTO DEI LAVORATORI: si abolisce il Jobs Act di Renzi e viene ripristinata la piena tutela del lavoratore licenziato ingiustamente con il reintegro nel posto di lavoro.
2 – LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI nelle IMPRESE CON MENO DI 15 DIPENDENTI: attualmente nelle imprese di questo tipo il lavoratore o la lavoratrice ingiustamente licenziato/a ha diritto solamente ad un risarcimento da determinare in una cifra compresa tra una e sei mensilità. Con il referendum si vuole abolire il limite massimo al fine di consentire al Giudice una più corretta ed adeguata quantificazione.
3 – CONTRO IL PRECARIATO e l’ABUSO DEI CONTRATTI A TERMINE: i contratti a termine saranno possibili solo in determinati casi al fine di ridurre la diffusione di lavoro precario incentivata dall’attuale normativa. Questa proposta referendaria mira essenzialmente a limitare il ricorso al lavoro a termine reintroducendo la necessaria presenza di una causale giustificativa temporanea disciplinata e prevista dai contratti collettivi.
4 – CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO: più tutela per i lavoratori e le lavoratrici. Il drammatico e crescente fenomeno degli infortuni sul lavoro deriva in buona parte dalla catena di appalti e subappalti con sempre minori tutele e misure di sicurezza. Il quesito referendario mira ad estendere in ogni caso la responsabilità dell’imprenditore committente, appaltante lavori o servizi, per i danni derivanti dagli infortuni sul lavoro subìti dai dipendenti dell’appaltatore e di ciascun subappaltatore.
5 – CITTADINANZA: si propone il dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana ripristinando la normativa vigente fino al 1992. Si eliminerebbero in questo modo numerose ingiustizie che colpiscono soprattutto giovani e lavoratori e lavoratrici, si disincentiverebbe il lavoro nero e la concorrenza al ribasso sul mercato del lavoro".
"Votando “SI” si può chiudere una lunga fase di compressione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici culminata con il famigerato Jobs Act renziano. Gli effetti di questo tipo di politiche li abbiamo visti: riduzione degli stipendi e dei salari, minore sicurezza ed aumento degli infortuni sul lavoro, aumento dei lavoratori poveri e precari. E’ ora di voltare pagina e restituire a chi lavora i diritti che dovrebbero essergli garantiti in ossequio ai principi contenuti alla nostra Costituzione. - conclude Rifondazione Comunista -Per questo invitiamo tutte/i a partecipare ai referendum che si terranno l’8 e 9 giugno ed a votare “SI” ai 5 quesiti presenti nelle schede elettorali".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI