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Sport sabato 27 settembre 2025 ore 18:02
Rallye storico, nuova vittoria Lombardo-Consiglio

Il driver di Cefalù ha bissato il successo del 2024 con al fianco il fido copilota Roberto Consiglio. Lo Ciao-Pierulivo primi fra gli elbani
ISOLA D'ELBA — Sono i siciliani Angelo Lombardo e Roberto Consiglio, con una Porsche 911 RS firmata dal Team Guagliardo, i vincitori del XXXVII Rallye Elba Storico – Trofeo Locman Italy, ottavo appuntamento del FIA European Historic Rally Championship e settimo (penultimo) del Campionato Italiano per Auto Storiche.
Come tradizione, la gara organizzata da Aci Livorno Sport ha offerto momenti ad alta tensione, tre giornate di sfide intriganti e anche sofferte, per via delle mutevoli condizioni meteo che hanno messo in crisi in diversi equipaggi, tutti comunque decisi ad accarezzare la bandiera a scacchi di uno dei rallies più iconici al mondo.
Bandiera a scacchi che ha accarezzato per primo appunto il pilota di Cefalù insieme al suo fido copilota sulla rossa coupé di Stoccarda, con la quale hanno peraltro bissato l’alloro assoluto dello scorso anno, aggiudicandosi anche il 2° Raggruppamento.
Una gara incerta, caratterizzata da diversi avvicendamenti al vertice, quella elbana, dove Lombardo aveva chiuso al comando la seconda tappa prendendo le redini della classifica in coincidenza dell’ultima prova speciale del venerdì, la “Marciana Marina-Marciana-Campo”, condizionata dalla pioggia. Pioggia non violenta ma insistente e fastidiosa che Lombardo ha scansato di poco, andando a rimescolare le carte dei vertici. E proprio con le strade bagnate si sono potute esprimere al meglio le vetture a trazione integrale, tanto a camplicare ancora di più la situazione.
Ripartito al comando nella tappa conclusiva, Lombardo, dopo aver sudato freddo per problemi al cambio durante il finale della seconda giornata ha dovuto poi arretrare a causa della rottura del tergicristallo già dal primo impegno, per poi tornare subito all’attacco e riportarsi davanti a tutti con una prova di forza fino all’epilogo di Capoliveri.
Dietro a lui ha chiuso, in seconda posizione e con ampio merito, il bresciano “Pedro”, con Baldaccini alle note sulla Subaru Legacy RS. L’ex Campione Europeo ha interpretato al meglio le “piesse” isolane sfruttando bene la rombante trazione integrale della Casa “delle Pleiadi”, con la quale deve ancora completare il feeling e buona comunque la sua progressione di tempi e sensazioni.
Ha completato il podio assoluto Matteo Musti, Porsche Carrera RS, in coppia con Claudio Biglieri. Leader fino alla penultima prova della seconda tappa e poi limitato dall’aver preso l’acqua a Marciana, il driver pavese ha saputo tenere saldi i nervi e rimanere in scia di vertice per tutta la giornata finale, nonostante i circa 10” persi durante la sesta prova per la vettura spenta in un testacoda e comunque bravo ad incamerare un “bronzo” assoluto di grande valore. Musti ha corso in ottica campionato, “vedendo” il titolo assoluto avvicinarsi.
Il primo raggruppamento è stato conquistato da Antonio Parisi, con il fido D’Angelo alle note sulla loro Porsche 911, davanti alla BMW 2002 Ti di Fiorito-Ventoso.
Il secondo raggruppamento rispecchia la vittoria di Lombardo e il secondo di Musti, mentre è mancato purtroppo il senese Alberto Salvini con alle note Tagliaferri (Porsche Carrera RS). Partito al comando con la “piesse” notturna del giovedì sera, aveva poi perso leggermente il contatto di vertice a causa di problemi ad un ammortizzatore con i primi duelli della seconda giornata, poi chiusa al terzo posto. Oggi ha poi alzato bandiera bianca per la rottura della cinghia della pompa di alimentazione.
Il terzo raggruppamento è andato nelle mani del trentino Tiziano Nerobutto, con Giulia Zanchetta, sulla Opel Ascona 400, con seconda posizione per i pisani Fantei-Calandroni e la loro VolksWagen Golf GTi e terzi Lo Presti-Stefani (Porsche 911 SC).
Quarto raggruppamento per “Pedro”, secondo è giunta l’accoppiata inglese Will e Karen Graham, con una BMW M3 e di spessore la prestazione del francese Richard Genesca, terzo con Florent Sompayrac al fianco, su Subaru Legacy. Penalizzato di ben 3’ per aver utilizzato fari supplementari non conformi nella prova notturna di avvio gara a Capoliveri, il transalpino ha poi inanellato prestazioni esaltanti in tutte le prove e senza il fardello della penalità che si è portato addosso, avrebbe certamente salito il podio assoluto.
Prestazioni tanto concrete quanto anche spettacolari si sono avute dall’alessandrino naturalizzato maremmano Matteo Ricaldone, con al fianco l’esperto Floris su una affascinante Peugeot 306 Maxi Kit che ha guidato per la prima volta e con la quale ha saputo prendere bene le misure prova dopo prova. Peccato per il tempo perso, circa 40” sulla settima prova, per una foratura, ma la prestazione è stata cristallina.
In questa giornata finale si è poi segnalato il senese Valter Pierangioli, ritirato in tappa 2 dopo un avvio di spessore insieme a Michela Baldini, per problemi al motore della sua Ford Sierra Cosworth 4x4. Ripartito nell’ultima giornata ha firmato il miglior tempo in tutte e cinque le prove in programma, ennesima conferma di un grande valore del driver di Montalcino.
Altre prestazioni d’effetto che identificano un grande valore di piloti sono state certamente quelle fornita dal lucchese Giovanni Mori, con Frosini a destra sulla BMW M3 autopreparata, settimi assoluti, del cuneese Brazzoli (Porsche), nonostante problemi allo spinterogeno ed un cerchio “pizzicato” con gomma afflosciata sulla sesta “chrono”. Perfetta poi la gara dell’impressionante rodigino Matteo Luise, con la Fiat Ritmo Abarth 130, sempre ai vertici assoluti con una vettura che non ha le potenze delle altre supercar viste al via.
Non è neppure passata inosservata l’andatura del pistoiese Federico Gasperetti, stavolta assecondato da Cecchi, sulla Peugeot 205 GTI. Ottavo assoluto per le prime due prove, il pilota di Abetone è poi arretrato in classifica dalla terza, il primo giro del Monte Perone, per la rottura di un supporto motore, che lo ha attardato per circa 4’. Ha poi proseguito con prestazioni altisonanti, anche in questo caso conferma di un valore cristallino.
Tra gli attesi al via, nella quarta prova, si è fermato anche il polacco Maciej Lubiak (Porsche), uno dei protagonisti finora della sfida continentale, per uscita di strada.
IL TROFEO A112 ABARTH: DALL’AVO AL RADDOPPIO
Come al solito spettacolare il Trofeo A112 Abarth. Due gare distinte per le piccoline dalla grande storia sportiva, con la prima andata agli aretini Dall’Avo-Piras con soli sei decimi su Pellizzari-Vicentin, autori di un fatale testacoda durante la quinta prova, costata la leadership. Terzi poi Zanelli-Zanni a 2”8. In gara-2 di nuovo vittoria per Dall’Avo, stavolta con 9” su Zannelli e terzi invece Domenighini-Clavel.
LA GRANDE PATTUGLIA ELBANA
Con ben 20 iscritti, la presenza dei piloti e navigatori elbani si è fatta sentire. La sfida sempre accesa e divertente tra loro ha visto vincitori “Lo Ciao”-Pierulivo, con una Opel Corsa GSi, di misura su Gamba-Olla (Peugeot 205 GTi), secondi per soli 1”5. Fino alla seconda tappa i migliori dei locali erano stati Marco Galullo e Simona Calandriello, con una Peugeot 205 rally, poi fermati dalla rottura di un disco freni durante la settima prova, mentre ha dovuto alzare bandiera bianca l’atteso Andrea Volpi. Per lui la gara storica di casa si è confermata di nuovo maledetta: ha abbandonato dopo tre prove per rottura del cavo della frizione. Lacrime anche per Francesco Bettini, la cui Subaru Legacy che avrebbe dovuto guidare per la prima volta ha avuto problemi meccanici appiedandolo prima del via.
L’edizione 2025 del Rallye Elba Storico ha confermato il proprio prestigio internazionale, registrando la partecipazione di ben dieci Nazioni estere: Austria, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Polonia, Principato di Monaco, Repubblica Ceca, Svizzera e Ungheria. Un segnale importante, che testimonia come l’evento riesca a promuovere il territorio attraverso un turismo emozionale, capace di arrivare da lontano e di valorizzarne l’immagine a livello europeo
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