Attualità giovedì 16 aprile 2015 ore 17:51
Il grido del padre: "Voglio giustizia per Lorenzo"
Si sono svolti oggi i funerali per Lorenzo Claris Appiani. Un intero paese ha salutato commosso il giovane avvocato ucciso nel tribunale di Milano
RIO MARINA — "E' andato disarmato all'appuntamento con il suo assassino. Non provo rancore ma voglio giustizia".
Sono queste le parole che Aldo, il padre di Lorenzo Claris Appiani pronuncia dal pulpito guardando la bara che racchiude il figlio, ucciso dalla lucida follia di Claudio Giardello pochi giorni fa nelle aule del palazzo di giustizia di Milano.
Giustizia appunto, quella che Aldo chiede per il figlio: "Voglio che venga riconosciuta una responsabilità individuale: non è colpa della società, non si può dare la colpa alle circostanze. Quella persona è il male e la giustizia deve combattere il male. E deve combattere anche quelli che cercano scusanti, perchè non ce ne sono".
Era rimasto a capo chino fino a quel momento Aldo, non aveva dato spazio alla commozione e al dolore che solo un padre privato del figlio può provare. Stringeva il banco della chiesa di Rio Marina, forse cercando una spiegazione che deve aver fatto mille volte in questi giorni.
Alla fine ha parlato e ha fatto uscire la rabbia e l'indignazione. Le sue parole sono state accolte da minuti interi di applausi da parte di una chiesa gremita, da un paese che si è stretto intorno a lui e alla famiglia, da un'isola intera che questo pomeriggio era tutta lì, per chiedere insieme a lui, giustizia per Lorenzo.
Luca Lunedì
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