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Attualità venerdì 06 febbraio 2015 ore 18:05

Galli e De Santi scrivono a Rossi per i sinkhole

Come avevamo anticipato, i primi cittadini di Rio Elba e Rio Marina inviano alla Regione una lettera per chiedere un nuovo incontro sui sinkhole



RIO ELBA — Egregi Sig.ri,

essendo ormai trascorsi quasi due mesi dall'ultima riunione del 9 dicembre 2014 presso l’ufficio della Protezione Civile in Firenze, ci corre l'obbligo di sollecitare nuovamente la Vostra attenzione in merito alla necessità di dare avvio al più presto alle indagini necessarie per poter determinare con apprezzabile precisione la situazione delle voragini originatesi tra i Comuni di Rio nell’Elba e Rio Marina.

Durante l'incontro, a nome anche della gestione associata del turismo dei Comuni elbani, proponemmo di anticipare le somme necessarie agli studi di completamento che ammontano a circa 180mila euro previo impegno della Regione ad un successivo rimborso. 

Si riepiloga di seguito una breve nota di quanto ritenuto necessario, con tempi e contenuto finanziario. 

Indagine idrogeologica. Le condizioni idrogeologiche nel sottosuolo sono fondamentali per la caratterizzazione dei fenomeni di sinkole in quanto gli eventi finora registrati sembrano essere connessi, più che al crollo di volte di roccia di Calcare Cavernoso, alla filtrazione nei sedimenti soprastanti che avviene per cause naturali o antropiche. Questa attività consiste in prove di pompaggio e risalita in condizioni statiche e dinamiche che mirano alla ricostruzione di livelli freatici e piezometrici dell’area a maggior rischio (zone rossa e arancio) e che porteranno alla stesura di carte freatiche e piezometriche.

Per realizzare una caratterizzazione completa sarà necessario effettuare prove con cadenza stagionale così da valutare le oscillazioni del livello piezometrico nel corso di un anno ideologico. 

Tomografia geoelettrici 3D Per la ricostruzione geologica del sottosuolo si propone la realizzazione di tomografie geoelettriche tridimensionali ad alta risoluzione. La geoelettrica è una metodologia di indagine che si basa sull’immissione di corrente a bassa frequenza nel sottosuolo e sfrutta le diverse resistività del terreno, delle rocce e dei fluidi per riconoscere l’assetto
del sottosuolo ed individuare eventuali sue anomalie (es. cavità, presenza di fluidi). 

Le tomografie si potranno anche avvalere della taratura effettuata mediante i sondaggi geognostici già eseguiti dalla Provincia di Livorno. 

Indagini microgravimetriche. La microgravimetria è una tecnica di indagine che si basa sull’analisi delle formazioni del campo gravitazionale terrestre dovute alla differenza di densità dei materiali incontrati durante le analisi; ciò permette di riconoscere la presenza di strutture sotterranee o vuoti. Sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi geoelettriche in 3D, verranno effettuate delle indagini mirate di dettaglio sulle anomalie precedentemente individuate. 

Questa analisi su hotspot, legata al carattere puntuale della tecnica, avverrà tramite la ricostruzione di griglie con spaziatura delle maglie adeguata alle anomalie registrate. 

Durata delle attività di ricerca Le attività di ricerca avranno una durata complessiva di un anno, stante la necessità di eseguire misurazione su tutto l’’arco dell’anno idrologico dello studio idrogeologico. E’ prevista la consegna di un rapporto di avanzamento dopo 5 mesi dall’inizio delle attività. Nel rapporto intermedio verrà fornita la zonizzazione preliminare delle aree a rischio sulla base delle indagini microgravimetriche e geoelettriche. Nel rapporto finale verranno fornite le indicazioni per la mitigazione e la gestione del rischio sulla base dello studio idrogeologico articolato su un intero anno idrologico. 

Contributo finanziario. Per l’espletamento delle attività descritte si prevede un contributo omnicomprensivo di 180mila euro fuori campo applicazione IVA, ai sensi degli artt. n. 1 e 4 del DPR n. 633/1972 e s.m. I dirigenti presenti presero impegno a verificare se le risorse potessero essere stanziate direttamente dalla Regione Toscana in considerazione della particolare situazione di disagio subita dal versante orientale, riservandosi di far conoscere l'esito entro breve termine.

Non avendo avuto ancora nessuna risposta, occorre procedere nuovamente ad un incontro per definire modalità e termini di esecuzione degli studi ormai improcrastinabili anche in considerazione dell'imminente stagione turistica. In particolare modo riteniamo di dover definire i seguenti punti: 

1. Risorse economiche. 2. Ente che gestirà l’appalto. 3. Tempi di inizio lavori. In attesa di un cortese celere riscontro alla presente dando disponibilità per i giorni 16 o 23 febbraio 2015 presso la Protezione Civile P.zza dell’Unità Firenze.


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