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Attualità mercoledì 12 ottobre 2016 ore 17:55

Turismo, cosa cambia con il nuovo testo unico

La giunta regionale ha licenziato il nuovo testo di riferimento per le imprese turistiche, novità per attività extra alberghiere e gestioni associate



FIRENZE — Nuove regole per le imprese turistiche. Sono quelle licenziate dalla giunta regionale e che attendono il vaglio del consiglio regionale per essere definitive. 

La riforma tocca punti sensibili soprattutto per l'economia elbana che in gran parte si poggia sul turismo e sulle attività collaterali che ci gravitano intorno. Ma le nuove norme vanno a toccare anche la cosiddetta governance della strategia turistica, interessando le gestioni associate intercomunali come quella elbana.

Dopo l'approvazione del consiglio regionale, per il completamento della riforma occorrerà attendere l'emanazione del regolamento attuativo, che avverrà entro 180 giorni dalla pubblicazione della legge.

Ecco i punti principali del nuovo Testo unico.

Accessibilità e sostenibilità. Riguardo al primo punto viene stabilità la necessità di assicurare, da parte dei gestori delle strutture ricettive, parità di trattamento alle persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive e tutte le informazioni sui servizi offerti. 

Omogeneità di prodotto. Oltre che territoriale si prevede l'aggregazione dei Comuni per tipo di prodotto turistico omogeneo, da realizzarsi sulla base di determinate condizioni. 

Somministrazione di alimenti e bevande. Prevista per gli alberghi sia la possibilità di esercitare al pubblico tali attività così come quelle di vendita al dettaglio e centro benessere, che di prenotazione e vendita diretta al cliente di un servizio turistico accessorio (es. prenotazione di un ristorante o di un teatro).

Albergo diffuso. Introdotta, per esigenze di organicità e apportando alcune piccole modifiche, la relativa disciplina di questa modalità di struttura ricettiva che oggi è regolamentata dalla legge regionale 71 del 2013;

Condhotel e marina resort. Inserite queste due nuove tipologie di strutture ricettive, disciplinate a livello nazionale dalla legge 164 del 2014.

Strutture ricettive extra alberghiere per l'ospitalità collettiva. Rivisitata la disciplina in materia per ampliare il novero dei soggetti legittimati alla gestione delle case per ferie, rifugi escursionistici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, ecc.

Bed&breakfast. Non rappresentando attualmente un'autonoma tipologia di struttura ricettiva, viene regolamentata in modo chiaro e definitivo. Si precisa, infatti, che essa avverrà in forma imprenditoriale garantendo una corretta informazione al cliente.

Locazione per finalità turistiche. La regolamentazione di questa tipologia attualmente non è soggetta all'applicazione della 42/2000 in materia di strutture ricettive. Si individuano, per i proprietari degli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche, sia il rispetto di alcune condizioni per una gestione non imprenditoriale sia l'obbligo di comunicazione delle caratteristiche degli alloggi e dei flussi turistici al Comune.

Subingresso, sospensione e cessazione dell'attività. Vengono inserite queste fattispecie per tutte le strutture ricettive e per gli stabilimenti balneari.

Agenzie di viaggio e turismo online. Prevista un'espressa regolamentazione, assoggettandole alla medesima disciplina, per quanto compatibile, cui sono soggette le agenzie operanti in locali aperti al pubblico, al fine di garantire la parità di trattamento tra le due diverse tipologie.

Guide turistiche. Inserita una nuova disciplina della professione, sia per adeguarsi a quanto previsto dalla legge 97 del 2013, che ha esteso l'esercizio dell'attività sull'intero territorio nazionale, sia per recepire il decreto ministeriale 565 del 2015 che ha disciplinato requisiti e procedimento per il rilascio della specifica abilitazione necessaria all'esercizio dell'attività nei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico.

"Con questo testo abbiamo compiuto un grande sforzo di semplificazione e di omogeneizzazione, con regole chiare, trasparenti e puntuali nell'interesse di tutti gli imprenditori del settore - commenta il presidente Enrico Rossi - abbiamo pensato alle necessità degli operatori, alle prese con un mercato profondamente mutato, ai diritti dei turisti, ma anche dei cittadini che vivono nelle realtà che che più risentono della pressione delle presenze turistiche".


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