Attualità lunedì 30 dicembre 2024 ore 09:29
CIN obbligatorio dal 2025, cosa c'è da sapere

Contribuire alla lotta contro le frodi e proteggendo i consumatori in fatto di affitti turistici. Dal nuovo anno serve il CIN
PROVINCIA DI LIVORNO — Dal primo Gennaio 2025 è obbligatoria l'acquisizione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture turistico-ricettive e gli immobili destinati a locazione breve o turistica.
Il CIN, ricordiamo, è il codice con cui ciascuna struttura ricettiva turistica e ciascun immobile destinato a locazione breve o per finalità turistiche è identificato per la promozione e la pubblicità dell’offerta di ospitalità. L'uso del CIN assicurerà uniformità di applicazione della disciplina su tutto il territorio nazionale, oltre a favorire la piena operatività della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR). Questa banca dati ha l’obiettivo di garantire la trasparenza del mercato, la tutela della concorrenza e la sicurezza del territorio, contrastando le forme di ospitalità irregolare.
Inizialmente la scadenza era prevista per il 2 Novembre 2024, ma è stata poi prorogata al 1 Gennaio 2025. Diversi Comuni, specie quelli a vocazione turistica, hanno ricordato di procedere all'adempimento delle procedure. Il Ministero del Turismo ha attivato i seguenti contatti per una specifica assistenza nella procedura di richiesta: Contact Center 06.164169910, disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 e le mail info.bdsr@ministeroturismo.gov.it e urp@ministeroturismo.gov.it.
In concomitanza con l'introduzione del Codice Identificativo Nazionale, è stato stabilito che tutte le unità immobiliari destinate alla locazione breve o per finalità turistiche devono rispettare nuovi requisiti di sicurezza. I requisiti sono: rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio; estintori portatili a norma di legge; requisiti di sicurezza degli impianti.
La nuova normativa ha introdotto specifiche sanzioni per chi non rispetta gli obblighi relativi al Codice Identificativo Nazionale, che riguardano l'attivazione, la corretta esposizione e gli adeguamenti di sicurezza. Per la mancata attivazione del CIN, i proprietari di immobili e titolari di strutture ricettive che non richiedono il CIN saranno soggetti a sanzioni comprese tra 800 e 8mila euro, a seconda delle dimensioni dell'immobile o struttura. Per la mancata esposizione del CIN si potrà incorrere in una multa che varia tra 500 e 5mila euro per ogni violazione riscontrata, oltre all'immediata rimozione dell'annuncio irregolare. Se l'immobile non è dotato dei requisiti di sicurezza necessari non solo non verrà assegnato il CIN, ma il proprietario potrà ricevere una sanzione tra 600 e 6mila euro.
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