Sviluppo aeroporto "necessario allungare la pista"

Roberto Naldi, amministratore delegato di Toscana Aeroporti, ha annunciato la disponibilità a una partecipazione più ampia a patto che si investa

CAMPO NELL'ELBA — Nei giorni scorsi durante una diretta di T24 de Il Sole 24 Ore Toscana, Roberto Naldi, amministratore delegato di Toscana Aeroporti, parlando degli aeroporti toscani, si è anche soffermato sulla questione dello sviluppo dell'aeroporto dell'Isola d'Elba, che si trova nel Comune di Campo nell'Elba (si veda il video in apertura di articolo).

Secondo Naldi, alle condizioni attuali lo scalo elbano non ha prospettive mentre diverso sarebbe se fosse realizzato un allungamento della pista in modo da far atterrare aerei da 60-70 posti. Questo, secondo Naldi, che ne sta già discutendo con i vertici regionali, potrebbe vedere Toscana Aeroporti acquisire maggiore partecipazione nella gestione dello scalo elbano in prospettiva e comunque si potrebbe sviluppare anche in modo full green un importante segmento economico del turismo elbano.

Naldi ha spiegato che l'allungamento della pista permetterebbe anche di pensare a collegamenti internazionali fra Elba e Germania ed Elba e Francia, per esempio.

Infine l'ad di Ala Toscana ha anche aggiunto che serve che ci sia da un lato un importante investimento della Regione Toscana e dall'altro anche una volontà della politica locale.

Già nei giorni scorsi l'assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli in visita istituzionale all'Elba aveva avanzato questa ipotesi e anche il presidente Eugenio Giani aveva annunciato di aver avviato un dialogo con la stessa Toscana Aeroporti.

Ora resta da capire cosa effettivamente sia emerso dallo studio socioeconomico commissionato dalla Gestione Associata del turismo elbano su richiesta del Comune di Campo nell'Elba sull'ipotesi dello sviluppo dello scalo elbano e quali saranno le posizioni dei sindaci elbani in merito ma soprattutto quella del sindaco di Campo nell'Elba, Davide Montauti, sul cui territorio ricade l'infrastruttura.

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