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Politica lunedì 17 maggio 2021 ore 10:34

Gestione del porto, la minoranza contesta il bando

Porto di Marina di Campo

Il gruppo Scelta di Campo in proposito ha dichiarato: "Chiediamo all'amministrazione che il bando sia revocato e concordato con chi opera sul porto".



CAMPO NELL'ELBA — "Da qualche giorno siamo venuti a conoscenza che il Comune di Campo nell’Elba ha pubblicato, e quindi bandito, lo schema di concessione di uno specchio acqueo di metri 4.000 nel porto di Marina di Campo e di circa 110 metri quadri circa, di area demaniale per la gestione di un punto di ormeggio per natanti ed imbarcazioni e servizi complementari al diporto nautico. Capiamo che si voglia precorrere i tempi per far vedere di essere incapaci a gestire la cosa pubblica, ma forse sarebbe stato più semplice cercare di essere capaci per risolvere i problemi che si trascinano da anni". 

Si apre così una nota a firma del gruppo di minoranza campese Scelta di Campo-Galli Sindaco che contesta le modalità con cui è stato emesso il bando per la gestione del porto di Marina di Campo (leggi qui l'articolo).

Giancarlo Galli, capogruppo di Scelta di Campo

"La fretta è sempre una cattiva consigliera e anche in questo caso l’Amministrazione da prova di se stessa nel predicare bene e razzolare male. - aggiungono dal gruppo di minoranza -La riorganizzazione del porto di Marina di Campo non è una questione che riguarda solo alcuni soggetti a dispetto di altri e così via, ma riguarda un interesse generale che investe tutti ed in particolar modo tutta la marineria campese intendendo sia chi ha la barca per lavoro che per diletto. Tre anni fa l’amministrazione tirò fuori dal suo cilindro magico, con la scusa di razionalizzare i posti disponibili, un balzello denominato spese di istruttoria, senza mai aver dato dimostrazione dei costi sostenuti a fronte di una richiesta di tassa per tali spese. Salvo poi nel 2020, a seguito di una pronuncia dell’Avvocatura regionale, fare marcia indietro revocando la stessa tassa per il 2020 e 2021 che inizialmente era stata prevista. Con lo stesso sistema l’amministrazione vuole condizionare la vita della marineria campese per 12 anni senza aver fatto un minimo di istruttoria e senza aver minimamente coinvolto sia le associazioni che operano nella zona portuale al fine di trovare una soluzione condivisa e non imposta con le conseguenze che il bando bandito scontenti tutti".

"Che il bando bandito sia fuori luogo e senza logica, lo si deve principalmente a due importanti fattori: - proseguono dal gruppo di minoranza - 1) Le condizioni che fanno parte del disciplinare, assomigliano molto al disciplinare della gestione del porto di Marciana Marina e Porto Azzurro. Peccato però che le strutture degli altri comuni siano adeguate alle richieste esposte nel disciplinare. Vorremmo capire, pertanto, come si può pretendere determinati servizi senza avere le strutture idonee nel nostro porto; 2) L’arroganza di aver concepito tale documento senza aver coinvolto sia le opposizioni, le associazioni e gli operatori. Questo sistema vige da quando questa amministrazione è in carica, malgrado si sia tentato di far capire che rappresentano solo un circa 34% della cittadinanza, continuato a propinare scelte senza rendersi conto della insoddisfazione della popolazione. Non capiamo a chi può giovare un’operazione così frettolosa quanto importante e vincolante, senza neppure rendersi conto, almeno speriamo, che i posti barca per i residenti sono diminuiti rispetto all’anno passato. Vorremmo capire se i cittadini campesi che nel frattempo hanno acquistato la barca, forti delle precedenti scelte, non possono avere il diritto di poter avere un posto".

Secondo il gruppo Scelta di Campo "Il malcontento generalizzato della marineria campese, si riferisce alla mancata considerazione di realtà che avrebbero dovuto essere interpellate prima di ogni altro soggetto per capire e cercare un soluzione condivisa. Questa amministrazione si distingue, al solito, per l’arroganza e l’incapacità di rapportarsi con gli altri. Gli amministratori passano ma scelte, che condizionano il territorio per anni, purtroppo, rimangono. Troppe volte i cittadini campesi hanno dovuto piangere sul latte versato. Sarebbe opportuno che gli attuali amministratori gestissero la cosa pubblica per il bene comune riferito a tutta la cittadinanza".

"Come gruppo di opposizione, - aggiungono - chiediamo, quindi, che venga ritirato in bando bandito e venga concertato di comune accordo con chi sul porto ci vive e ci opera, soluzioni discusse e condivise. Nessuno disconosce il fatto di dover organizzare i servizi, che attualmente sono carenti, ma che il tutto deve essere preventivamente discusso e condiviso come usa nei paesi democratici per le scelte importanti. E’ un sacrosanto diritto dei cittadini ed un sacrosanto dovere degli amministratori in carica. Che l’Amministrazione faccia un bagno di umiltà e nel riconoscere l’errore commesso ritorni sui suoipassi. Capiamo che sia una scelta difficile da prendere ma è opportuna e necessaria".


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