Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:50 METEO:PORTOFERRAIO12°  QuiNews.net
Qui News elba, Cronaca, Sport, Notizie Locali elba
martedì 23 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Inter, la festa infinita nello spogliatoio dopo la vittoria

Politica giovedì 10 dicembre 2020 ore 15:49

Aree marine protette, "la parola agli elbani"

Golfo di Marina di Campo
Golfo di Marina di Campo

Il gruppo di minoranza "Scelta di Campo" sottolinea la necessità di un percorso non imposto dall'alto ma frutto di confronto con i cittadini



CAMPO NELL'ELBA — Nella discussione pubblica sulle aree marine protette all'isola d'Elba interviene il gruppo di minoranza consiliare del Comune di Campo nell'Elba Scelta di Campo-Galli Sindaco.

"Il periodo che stiamo attraversando fa passare in secondo piano alcune delle problematiche che interessano il nostro territorio e il nostro futuro socio economico. - spiegano i consiglieri di Scelta di Campo - Vorremmo porre l’attenzione su come il nostro territorio sia fonte di decisioni imposte alla popolazione elbana e non condivise o preventivamente approfondite. Ci riferiamo all’istituzione delle Aree Marine Protette che sono state previste nella L. 979 del 1982, dalla L. 394 del 1991 e dalle convenzioni e dagli accordi internazionali sulla biodiversità sottoscritti dall’Italia. Nessuno può immaginarsi di distruggere o ignorare l’ambiente in cui vive ed a cui è legata la propria sopravvivenza sia sociale che economica. E’ impensabile che un’Isola come la nostra, fondata sul turismo, possa diventare un area marina inaccessibile e fruibile solo da pochi. Certo è che l’ambiente, sia a mare che a terra, deve essere salvaguardato con tutte le attenzioni possibili ed immaginabili. Leggi dello Stato che tutelano l’ambiente ve ne sono in abbondanza". 

"Il problema è quello di farle rispettare. - aggiungono i consiglieri di Scelta di Campo - Leggendo i progetti istitutivi delle Amp, sembra emergere chiaramente l’assoluta volontà di ripercorrere strade che non hanno dato e non daranno nessuna garanzia di successo, come è stata anche l’istituzione del Pnat. Ancora una volta non si parla delle cause principali del degrado ambientale, di tutto quello che viene fatto 'a terra' e che successivamente si riversa in mare. Sembra che le organizzazioni, che impiegano tante energie per mobilitare la pubblica opinione indifesa della natura, non si interroghino su quali siano le cause reali dell’inquinamento sull’isola che loro stessi denunciano. Per cambiare rotta, oltre alla buona gestione dell’ambiente da parte dei singoli e delle associazioni di volontariato, è necessario che il Parco ed i Comuni, ognuno nelle proprie aree di competenza, si impegnino a verificare e controllare le attività terrestri e le loro conseguenze sulle aree marine. Le Amp per come sono concepite, sono volte principalmente a precludere, dalle stesse, la presenza dell’uomo".

"Tutti sappiamo che il degrado ambientale e l’inquinamento non sono da attribuire alla sola presenza umana, ma alla cronica mancanza sul territorio di strutture e strumenti per la depurazione e bonifica, - spiegano i consiglieri di minoranza - oltre di strumenti di controllo delle attività industriali, i cui costi tuttavia vengono caricati nelle tasche di noi cittadini. Logico e prevedibile l’insorgere di dissenso da parte della popolazione elbana, verso le Amp, e di riflesso l’indecisione delle Amministrazioni a schierarsi pro o contro di esse. Le Amp per legge necessitano di un adeguato controllo e sorveglianza esecutiva e di bilancio, che si traduce in ulteriori costi vivi che vanno ad aggiungersi a quelli già pesanti per il mantenimento del territorio (basta guardare solamente le problematiche che sorgono per la bonifica e pulizia dei fossi)".

"Dobbiamo quindi capire cosa prevede e come verrà applicata la legge 979 del 31.12.1982 sulle Amp. - proseguono i consiglieri - Riteniamo fondamentale il confronto con il territorio, riteniamo indispensabile l’opinione dei cittadini campesi, ma più in generale di tutti i cittadini elbani. L’estensione, la posizione geografica e il tasso di popolazione dell’Isola rendono le decisioni dei cittadini dell’Isola d’Elba parte integrante del futuro del territorio e dell’ambiente. La nostra Isola è situata geograficamente in un punto strategico e l’intrecciarsi dei diversi interessi economici e politici esterni, ha comportato da sempre modelli diversificati di sviluppo ed enormi cambiamenti. Gli amministratori che danno il loro benestare per la realizzazione delle Amp, devono avere bene in mente che il concetto di Parco equivale ad un uso limitato del territorio, imposto per la gestione razionale delle risorse da parte dell’Ente gestore lasciando i Comuni e i loro cittadini, senza alcuna voce in capitolo". 

Secondo i consiglieri di minoranza "molti elbani, memori delle molte promesse fatte al tempo dell’istituzione del Pnat, sono spaventati dalla possibile creazione delle Amp che allo stesso modo vedono solo come presagio di molte proibizioni e divieti. Capiamo che si tratti di una scelta difficile e carica di responsabilità. L’Amministrazione dovrebbe consentire ai suoi cittadini, adeguatamente informati, di scegliere, per eliminare tutte le incomprensioni e diffidenze da parte della nostra comunità che oggi si vede proporre un'area marina protetta senza avere la minima percezione delle conseguenze che ne possono derivare".

"A chiusura del presente intervento, - aggiungono i consiglieri di minoranza - come gruppo consiliare, abbiamo presentato al Comune di Campo nell’Elba, una mozione sull’argomento affinché si cominci a prendere in seria considerazione il problema. Come Gruppo consiliare di opposizione rimaniamo a disposizione per ogni iniziativa e confronto".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno