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Politica martedì 03 dicembre 2019 ore 10:13

Regolamento approdi, le critiche di "Terra nostra"

Cavo (foto di repertorio)

Secondo il gruppo di minoranza il regolamento sui posti barca porterà a ricorsi per il fatto di "discriminare" fra i residenti delle varie zone



RIO — Il gruppo di minoranza consiliare Terra nostra ha votato contro l'approvazione del nuovo Regolamento sugli approdi del Comune di Rio, approvato in Consiglio comunale dalla maggioranza.

"Prima di tutto, - spiega il gruppo di minoranza Terra nostra - è dato per scontato che la gestione debba essere privata, a prescindere: per noi non è così, poiché seppur consapevoli che la gestione comunale diretta non è ammessa, possono comunque essere trovate altre forme di conduzione che assicurino una maggiore presenza del comparto pubblico, che garantisce maggiormente l’utente ed è (o dovrebbe essere) riferimento di indipendenza".

"Poi, - prosegue la minoranza - il fatto che non si stabilisca in via prioritaria quanti posti barca lasciare ai residenti: lo deciderà il privato? La domanda è lecita, stante, l’indeterminazione del dettato. I residenti, avranno poi solo 10 giorni di tempo per 'accorgersi' che è uscito il bando per l’assegnazione dei posti barca, subito dopo Natale: con gli strumenti di comunicazione pubblica che ha il Comune di Rio, ci sarà da vederne delle belle!"

"Ancora: la filosofia di fondo del regolamento è quella di continuare la tradizione per cui gli approdi - soprattutto Cavo - dovranno restare dei mega parcheggi di barche, - dichiara il gruppo Terra nostra - rassicurando così anche gli utenti del Circolo nautico sulla politica del Comune di lasciare le cose come stanno, e di conseguenza, non consentire che si sviluppi l ‘economia turistica locale tramite il ricambio dei posti barca: una semplice riserva dell’8 per cento è uguale alla soglia prevista dalla legge per i rifugi in caso di maltempo o avaria".

"Ma la cosa più ingiusta - spiega il gruppo Terra nostra - è la discriminazione fra Riesi che questa normativa prevede, allorquando stabilisce un criterio di prossimità residenziale come prevalente rispetto al punteggio ordinario (art.20): il che significa che i riesi del Castello saranno obbligati ad andare a Bagnaia, salvo che non si liberino posti negli altri due approdi comunali. Ciò in barba al principio costituzionale di eguaglianza, e soprattutto in barba all’avvenuta fusione dei Comuni".

Secondo il gruppo consiliare Terra nostra "questa l’ennesima dimostrazione che la giunta Corsini la vuol far fallire, inducendo i cittadini a credere che le colpe dei mali non dipendono dalla loro cattiva gestione della cosa pubblica, bensì da chi ha voluto fondersi. Denunciamo all’opinione pubblica questo tentativo di mistificazione e invitiamo la giunta a modificare questa disposizione, che di sicuro porterà discriminazioni e ricorsi".


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