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Attualità mercoledì 09 novembre 2016 ore 12:28

​Volterraio: lettera aperta al presidente Sammuri

Yuri Tiberto, ex consigliere del Pnat, scrive al presidente Giampiero Sammuri, circa la decisione di portare a 20 euro l'ingresso per il Volterraio



PORTOFERRAIO — "Caro Presidente, 

tempo fa, in una delle nostre piacevoli conversazioni naturalistiche, ti avevo fatto i doverosi complimenti per essere riuscito a sbloccare l'annosa questione del Volterraio. 

Come d'abitudine, ti avevo anche espresso le mie perplessità circa le modalità di restauro (ma è materia in cui ammetto la mia totale incompetenza) ma soprattutto, e qui entriamo in campo politico, mi ero permesso di criticare con una certa decisione le scarsissime possibilità di usufruire più o meno liberamente di uno dei più interessanti, significativi e, perché no, panoramici manufatti storici dell'Isola. 

La tua risposta - comprensibile - fu che si trattava solo di un periodo iniziale, di prova, e che, finita la seconda tranche di lavori, sicuramente si sarebbe passati a gestire le visite con modalità e orari consoni all'importanza del luogo. 

Leggo ora che il Consiglio ha deliberato per delle visite guidate, solo la domenica mattina, al costo di 20 euro per persona. La notizia è di quelle che, al primo impatto, fanno una certa sensazione. Io stesso, nel mio piccolo, ho subito pensato a una vignetta. 

Certo, 20 euro non sono tanti per i servizi offerti (trasporto da PF, guida) ma suonano malissimo alle orecchie di chi immaginava che il restauro rendesse ancora più piacevole una bella gita nella natura che chiunque potrebbe tranquillamente fare in autonomia, e senza versare oboli.

Attenzione però: non a caso ho parlato di primo impatto. Perché, se si legge bene, si parla solo del periodo invernale, fino a fine marzo. Cosa che rende decisamente giustizia alla delibera, che si trasforma da vessatoria a un'opportunità in più nei mesi morti. 

Ora però, da imprenditore turistico, da ex-consigliere PNAT, e soprattutto da elbano ormai acquisito, non posso non auspicare un futuro completamente differente per il Volterraio. 

Benissimo le visite con servizio di trasporto e guida, da implementare secondo i periodi e la domanda. Ma, fondamentale e irrinunciabile, è che delle bellezze del Volterraio diventi possibile usufruirne sempre (o quasi). 

Come succede ovunque nel mondo, devono esserci orari precisi, che da aprile a ottobre non possono e non devono conoscere giorni di chiusura. Un biglietto di ingresso popolare, diciamo 5 euro, coprirebbe senza problemi i costi del sorvegliante (due persone, 3mila euro/mese cadauno sarebbero più che sufficienti, e per 7 mesi sono 42mila euro, basterebbero 40 ingressi al giorno di media, meno di un normale bus di gitanti). 

Certamente, sarà necessario gestire le diverse stagionalità con orari appropriati, realizzare una micro-guida da vendere (al costo) all'ingresso, ipotizzare servizi semplici come la possibilità di acquistare in loco una bottiglia d'acqua e magari - non so se già sia esistente o previsto - pure un WC chimico per le urgenze fisiologiche. 

Troppo ottimistiche le mie ipotesi di incasso (su quelle di spesa credo di non sbagliare)? E dove starebbe il problema? Ipotizzando che i visitatori - e quindi gli incassi - fossero pari a zero, saremmo comunque nello stesso ordine di grandezza delle cifre che il Parco spende normalmente per organizzare una mostra di acquarelli o per sorvegliare le Dune di Lacona. 

Se fossero circa la metà, saremmo intorno alle somme stanziate per partecipare alla festa dei Parchi, o per togliere qualche pianta di Ailanto da Rio, o ancora per analizzare le preferenze alimentari dei Barbagianni di Pianosa.

Complimenti sinceri, infine, per il notevole miglioramento nella trasparenza: trovare i dati è diventato - rispetto a prima - molto semplice e intuitivo.

Le possibilità di rendere all'Isola un ottimo servizio, quindi, ci sono tutte. E sono certo che non andranno sprecate".


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