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Attualità venerdì 25 febbraio 2022 ore 06:30

All'Elba un flashmob per la pace in Ucraina

Lo ha organizzato l'Anpi sezione Isola d’Elba ma stanno arrivando varie adesioni da associazioni, sindacati e cittadini dell'isola



PORTOFERRAIO — La situazione dell'Ucraina assediata dalla Russia sta provocando molte reazioni e manifestazioni per chiedere la pace. A questo proposito l'Anpi Isola d’Elba ha promosdo in flashmob per manifestare a sostegno della pace.

"Di fronte a quanto sta avvenendo in Ucraina, al delirio bellicista di queste ore, l’ANPI nazionale sta organizzando in tutta Italia presidi, iniziative, manifestazioni unitarie per la pace. - si legge in una nota dell'Anpi Elba - L’ANPI è per la pace tra i popoli e s’impegna affinché questo obiettivo venga raggiunto nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione. Sabato 26 Febbraio 2022 alle ore 15, in Piazza Cavour a Portoferraio, l’ANPI Isola d’Elba invita cittadini e cittadine, associazioni, partiti, sindacati, gruppi e associazioni studentesche ad unirsi in un flash-mob per la pace: portiamo in piazza un simbolo, un disegno, un capo di vestiario con cui esprimere l’esistenza di un’opinione pubblica consapevolmente nemica della guerra".

La Cgil Elba ha fatto sapere di aderire alla manifestazione di Anpi.

"Siamo dalla parte della Pace, lo siamo stati e continueremo ad esserlo per sempre. Sabato 26 febbraio come Cgil Elba affiancheremo perciò l'Anpi nel flash - mob in Piazza Cavour a Portoferraio per rimarcare ancora una volta la nostra contrarietà alla guerra", ha dichiarato Manuel Anselmi  coordinatore Cgil arcipelago livornese.

Anche Legambiente Arcipelago Toscano ha fatto sapere che aderirà a tale iniziativa.


"Chiediamo insieme la pace per i popoli ucraino e russo, per l’Europa e per il mondo.
Quello che sta accadendo in queste ore in Ucraina è motivo di vera angoscia. - si legge  in una nota di Legambiente Arcipelago Toscano - Purtroppo il modo in cui questa guerra si interseca con la politica energetica europea, fatta di investimenti massicci sul gas fossile, ci spinge per l’ennesima volta a dire che “avevamo ragione noi”. Però, a volte, come in questo caso, l’avere ragione lascia l’amaro in bocca. Perché, purtroppo, avevamo ragione quando dicevamo al governo italiano e alle istituzioni europee che continuare a investire sulle fossili, oltre ad aggravare l’attuale condizione climatica, avrebbe creato delle dipendenze troppo forti da Paesi la cui democrazia è a rischio o un concetto discutibile, Russia in primis.
Con i se e con i ma non si fa la storia, ma lasciatecelo dire, se oggi l’Unione Europea avesse una maggiore capacità di autoprodurre la propria energia tramite fonti rinnovabili, e non fosse così dipendente dal gas fossile, probabilmente avremmo uno strumento in più per fare pressione sulla Russia e tutelare la popolazione ucraina, oggi vittima dei bombardamenti russi. Invece siamo dipendenti per circa il 40% dalle importazioni di gas dalla Russia, e l’instabilità degli ultimi mesi la stiamo pagando con un aumento impressionante dei costi delle bollette del gas e dell’elettricità.
Per quanto l’attuale conflitto non sia unicamente e direttamente imputabile a ragioni di carattere energetico, sicuramente la posizione scomoda in cui si trova l’Europa, caratterizzata da un costante bisogno di gas fossile e schiacciata tra il mercato russo e quello statunitense, non ci permette di prendere decisioni in maniera indipendente e esercitare quel ruolo di mediazione e dialogo che avremmo potuto e dovuto giocare, fornendo a chi oggi minaccia la pace degli importanti strumenti di ricatto.
Come Legambiente, dunque, ci opponiamo fortemente al conflitto in corso e auspichiamo che l’attuale crisi umanitaria ed energetica ci serva da lezione per aumentare gli investimenti sulle fonti rinnovabili, ovvero su energia ecologicamente ed eticamente pulita".

"Ci teniamo, infine, ad esprimere la nostra vicinanza alla popolazione ucraina auspicando un immediato stop alla guerra e ritorno alla pace.
Saremo presenti nelle prossime ore e nei prossimi giorni non solo a Portoferraio ma in tutti i presidi e nelle manifestazioni per la pace che si stanno moltiplicando sui territori.
E animeremo anche i social network con una mobilitazione virtuale per chiedere di fermare questa ennesima terribile guerra", concludono da Legambiente.

Alla manifestazione ha aderito anche la Pubblica Assistenza Santissimo Sacramento di Portoferraio.


"La nostra adesione rispecchia i valori e i principi dello statuto di Anpas Nazionale e del nostro Associativo. - hanno fatto sapere dal Santissimo Sacramento - Saremo sempre dalla parte dei più deboli, di chi ha bisogno e professeremo sempre i principi di Libertà, Fratellanza, Ugualianza e Democraticità".


Anche tutti i circoli del Partito Democratico dell'Isola d'Elba aderiscono alla manifestazione promossa da ANPI. "Un Flash mob per la pace a cui chiediamo a tutti gli iscritti ed i simpatizzanti la massima partecipazione", fanno sapere dal Pd Elba.


“Le notizie che da stamani (ieri, ndr) si susseguono dall’Ucraina ci lasciano attoniti e sgomenti”. E’ quanto dichiara la presidente della Provincia, Marida Bessi, allarmata per l’attacco sferrato dalla Russia.

“Il nostro pensiero va ai civili, alle famiglie, ai bambini che in queste ore vivono nel terrore sotto i missili dell’esercito russo. Come Provincia esprimiamo con forza la nostra contrarietà alla guerra, e auspichiamo che si torni alla ragionevolezza di soluzioni diplomatiche volte a riportare la pace nel territorio ucraino a beneficio di tutti i popoli coinvolti e del mondo intero”.

A Palazzo Granducale è esposta la bandiera della pace.


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