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Cultura giovedì 05 novembre 2020 ore 18:00

Bicentenario Foresi, mostre rinviate al 2021

Raffaello Foresi
Raffaello Foresi

Lo rende noto l'assessora alla Cultura Nadia Mazzei per conto del Comitato organizzatore. A causa dell'emergenza Covid alcuni eventi sono posticipati



PORTOFERRAIO — Domani, 6 novembre 2020, ricorre il bicentenario della nascita di Raffaello Foresi (1820-1876), elbano che tanto ha dato alla politica e alla cultura italiana. Come si legge in una nota a firma di Nadia Mazzei, assessora a Cultura del Comune di Portoferraio, in rappresentanza del Comitato promotore per il Bicentenario foresiano, "Quest’anno sarebbe stata l’occasione per poter approfondire e scoprire tanti aspetti del suo ingegno multiforme, ma l’emergenza Covid-19 ha rallentato la presentazione al pubblico di chi fosse e di quanto si sia speso Raffaello Foresi per la sua Isola, e non solo. Raffaello aveva una curiosità che lo ha portato a coltivare e approfondire campi dello scibile umano piuttosto lontani fra loro, ma quando lo ha fattoli ha affrontati con metodo e intelligenza. Ha frequentato gli ambienti accademici pisani in un periodo di grande fermento politico e ne ha attinto le idee e gli ideali di Libertà, Indipendenza e Unità arrivando a desiderare di esporsi in prima linea, proponendosi come deputato dell’Assemblea Costituente della Repubblica Toscana: la Repubblica di Guerrazzi, Mazzoni e Montanelli fallì e anche Raffaello pagò col carcere questa sua iniziativa".

"La sua voce era potente, - si legge nella nota che tratteggia la figura dell'intellettuale elbano - e per questo studiò canto come basso-baritono per una decina d’anni, prendendo lezione dai più importanti maestri dell’epoca. Ha utilizzato questa sua competenza per cercare di far capire, attraverso i suoi scritti sul Passatempo, sul Piovano Arlotto -da lui fondato- e su molti altri periodici dell’epoca, quanto fosse importante difendere la melodia italiana, apprezzata e imitata in tutto il mondo, in nome e come vessillo di un’italianità in senso risorgimentale. L’osservazione attenta del territorio della sua Isola e della sua varietà e ricchezza di rocce e minerali, che suscitava interesse anche presso la comunità scientifica europea, gli fece intuire la necessità di raccogliere organicamente quanto il suolo e il sottosuolo forniva e promuovere campagne di raccolta mirate: lo fece con metodo, studiando e investendo in questo obiettivo. Tanto vi si dedicò che riuscì a scoprire quello che fu creduto essere un nuovo minerale, cui fu assegnato il suo nome, la Foresite". 

A Portoferraio Foresi riuscì ad istituire un Museo all’avanguardia con sezioni di mineralogia, paleontologia, archeologia e antropologia, corredato di plastici, foto e biblioteca, molto apprezzato in Italia e all'estero.

"La sezione di archeologia del suo Museo ospitava quella che si rivelò essere una delle scoperte più importanti di Foresi: strumenti litici da lui rinvenuti in varie parti dell’Arcipelago Toscano e che per primi testimoniavano la presenza dell’uomo preistorico su questi territori. - si legge nella nota - Erano reperti che Foresi aveva mostrato anche all’Esposizione Universale di Parigi e in seguito al Congresso Internazionale di Antropologia e Archeologia di Bologna e che dettero origine a vari dibattiti scientifici. Durante tutta la sua vita Foresi è stato apprezzato e considerato dai più grandi artisti e uomini di cultura dell’epoca: fu amico di Gioacchino Rossini e Abramo Basevi, del pittore Antonio Ciseri, di Francesco Domenico Guerrazzi e Giuseppe Montanelli, di Pietro Fanfani, di Niccolò Tommaseo, di Renato Fucini…".

"Raffaello Foresi è un uomo che ha ancora bisogno di essere riscoperto, studiato e capito, - si legge ancora nella nota - e infatti in occasione di questo bicentenario sono state in parte portate a termine delle iniziative compatibili con l’emergenza che stavamo vivendo, come delle video conferenze tenute da Ilaria Monti, Gloria Peria, Luca Maria Foresi, Vanni Moggi Cecchi, Giuseppe Battaglini che hanno rivelato alcuni aspetti di Foresi, l’intitolazione a Raffaello del Centro di Educazione Ambientale di Lacona, senza tacere la pubblicazione sulla rivista locale Lo Scoglio di alcuni saggi riguardanti la sua figura". 

Dal Comune di Portoferraio fanno sapere che il prossimo anno si terrà l’esposizione a Firenze e all’Elba di reperti attualmente ospitati presso il Museo di Antropologia ed Etnologia e presso la sezione di Mineralogia del Museo della Specola, entrambi parte del Sistema Museale dell’Università di Firenze, l’allestimento di una sezione dedicata al “genio multiforme” nella Pinacoteca Foresiana ed eventi musicali. Nelle celebrazioni rinviate quindi al 2021 sarà coinvolta anche l'isola di Pianosa con il costituendo Museo delle Scienze.


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