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Attualità giovedì 22 marzo 2018 ore 16:15
"Il parco riveda il suo progetto sugli ungulati"
L'intervento di Sergio Bicecci: "Grazie consiglieri regionali, è il momento di rivalutare la grande opportunità di sfruttare qui cinghiali e mufloni"
PORTOFERRAIO — "Leggo con estremo interesse quanto appare sulla stampa in merito alla vaexata quaestio dei mufloni all’Elba. I Consiglieri regionali Irene Galletti e Monia Monni membri della Commissione Ambiente della Regione, hanno presentato 2 mozioni per riesaminare la decisione del PNAT tendente alla completa eradicazione della specie sul Territorio elbano". Sergio Bicecci, intervenuto più volte sulla questione, torna a sottolineare alcuni aspetti importanti di quello che è dipinto come un problema, ma potrebbe essere invece una opportunità.
"Giustamente - scrive Bicecci - la Commissione Ambiente avrebbe deciso di audire alcune associazioni di riferimento nonché il Sindaco di Marciana. Mi permetto ricordare che anche tutti gli altri Comuni dell’Elba, se pur in proporzioni diverse, hanno proprie zone inserite nei perimetri del Parco e che conseguentemente non dovrebbero essere esclusi dal confronto.
Ciò che io penso sull’argomento è cosa nota e più volte l’ho pubblicamente manifestato. Non sto a ripetermi ulteriormente. Brevemente risottolineo il fatto che disponiamo all’Elba di una gran quantità di carni, mufloni si ma anche cinghiali di cui, per stessa ammissione del Parco, altri ne godono venendo infatti traghettati vivi nel continente. Trovo difficile accettare l’idea che l’utilizzo delle carni, creare prodotti elbani DOP (salsicce, salami, prosciutti) anche per utilizzo promozionale turistico, che l’idea di creare posti di lavoro, così come la possibilità di avere un turismo venatorio siano, invece, idee folli. Penso che abbattimenti programmati in modo scientifico, sia nel genere che nel peso degli animali, e quant’altro ritenuto opportuno dagli specialisti compresi i periodi di abbattimento, siano invece grandi opportunità. Diversamente assisteremmo, come di fatto è, all’esportazione di quanto invece dovrebbe rimanere all’Elba e qui essere lavorato generando occupazione. Trattasi infatti di animali qui nati e cresciuti che potrebbero generare un notevole balzo in avanti al nostro PIL. Mi auguro che l’iniziativa dei suddetti Consiglieri, ai quali va comunque un ringraziamento, porti ad una revisione del progetto del PNAT. In verità, purtroppo, siamo memori ormai di tantissimi altri esempi cui, giocoforza, l’Elba ha dovuto genuflettersi. Concludendo, sto semplicemente pensando e suggerendo una mediazione fra le varie opinioni, anche se - conclude Bicecci - non sono molto ottimista sul fatto che quanto ho più volte scritto in proposito possa modificare in qualche modo la Politica ormai in atto".
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