Attualità venerdì 13 giugno 2025 ore 21:00
Manetti, dalle parole i diritti delle donne

È stato presentato a Portoferraio il libro di Cristina Manetti "A Penelope che prende la valigia", edito da Giunti
PORTOFERRAIO — Si è svolta nel pomeriggio di oggi, 13 Giugno, sulla terrazza della Centrale Gourmet, la presentazione del libro "A Penelope che prende la valigia", edito da Giunti, di Cristina Manetti (si vedano i video in fondo all'articolo)
Dopo i saluti dell'assessora del Comune di Portoferraio Claudia Femia, che ha sottolineato l'importanza della lettura e di trovare modi per diffonderla nei giovani, l'autrice ha dialogato con la giornalista Letizia Cini e con Rosaria Tavolario della libreria Giunti al Punto di Portoferraio, che ha organizzato la presentazione del libro, primo evento di questo genere.
Cristina Manetti, giornalista, Capo di Gabinetto della Regione Toscana e ideatrice del progetto "La Toscana delle donne" contro gli stereotipi e le discriminazioni di genere, ha spiegato che il suo libro è nato dalla volontá di far prendere coscienza dei diritti delle donne alla figlia adolescente e ha trovato la forma breve della lettera per portare la riflessione su alcune parole che rinviano a concetti dalle diverse sfumature e dai vari significati.
Penelope, rappresenta la donna che, come racconta il mito greco omerico, ha saputo gestire una complessa situazione politica per anni, tenendo testa a tutti con la storia della tela che di giorno tesseva e la notte disfaceva, in attesa del ritorno del marito Ulisse, partito per un lungo viaggio.
Ma ora tocca a Penelope, ovvero alle donne, prendere le valigie e se necessario affrontare un lungo viaggio con il marito che l'attende, proprio per stabilire il principio di paritá fra uomo e donna.
Manetti ha scelto 21 parole, in realtà 19 parole e 2 verbi, dentro altrettante lettere come se fossero racchiuse in una valigia, rivolte alla figlia 12enne e alle sue amiche che intraprendono il viaggio di emancipazione verso la vita per farle entrare nella conoscenza della sfera dei loro diritti e delle loro possibilità.
Questo in sintesi il libro. Ma c'è di più. Sono citate storie di donne che con le loro battaglie hanno infranto steretipi che hanno poi aperto il varco per altre donne.
Cristina Manetti ha spiegato la scelta di un libro in forma di lettere proprio per veicolare alle ragazze più giovani in maniera semplice e anche leggera i concetti legati ai loro diritti, dato che nell'era del web e dei social diventa sempre più difficile catturare la loro attenzione.
Un altro importante tema che entra nel libro è quello della libertà che "nel mondo femminile non è uguale ovunque e nel tempo, per cui è necessario riconoscere anche i percorsi di battaglia che hanno portato la libertà in alcuni contesti", ha spiegato Manetti.
Per questo, secondo Manetti, è necessario "non voltarsi dall'altra parte" ma "prestare attenzione".
Solo attraverso le storie di donne e il loro racconto è possibile ottenere cambiamenti e suscitare stimoli in altre donne a seguire una strada o ad aprire un varco dove ancora non c'è.
Uno degli esempi di battaglie vinte contro i pregiudizi è quello di Marilyn Monroe che negli anni '50 del Novecento, riuscì a far cantare Ella Fitzgerald, allora rifiutata perchè cantante nera, al celebre club Mocambo, garantendo la sua presenza ogni sera per una settimana nel locale. Grazie a quel gesto della Monroe la Fitzgerald fu ascoltata cantare e divenne famosa e apprezzata, nonostante il colore della sua pelle.
L'educazione attraverso le parole e attraverso le storie di esempi diventa quindi un modo per abbattere i pregiudizi.
Manetti ha poi evidenziato la necessità di sconfiggere gli stereotipi che possono appartenere sia agli uomini che alle donne e ha confessato che lei stessa mentre scriveva si è resa conto di aver interiorizzato alcuni stereotipi legati ad alcuni concetti che poi è riuscita a smascherare.
Il libro si inserisce in quel cammino verso la parità di genere, che coinvolge sia gli uomini che le donne, su cui, come ha ricordato Manetti, la Regione Toscana sta lavorando da tempo, portando come esempio il progetto Nidi Gratis per famiglie che lavorano e con Isee fino ai 40mila euro.
Il viaggio, la parola preferita da Manetti, che non è inserita fra le 21 scelte ma che è alla base del suo libro. Il viaggio come dimensione di scoperta, partenza e ritorno, è ciò da cui parte l'idea del libro tanto da intitolarlo "A Penelope che prende la valigia".
Le parole di Manetti sono però uscite dalle pagine del libro e si sono trasformate in un reading teatrale portato in scena dall'attrice Nancy Brilli.
Valentina Caffieri
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