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Politica domenica 11 agosto 2024 ore 09:30
"Potere personale contro potere pubblico"
Giuseppe Coluccia, ex sindaco ed ex consigliere provinciale, interviene sulla polemica portoferraiese in merito al cambio di segretario comunale
PORTOFERRAIO — "Dietro il braccio di ferro tra la Giunta Portoferraiese ed il Segretario per la sua sostituzione con uno più allineato dell'attuale, non ci sono aspetti tecnici o organizzativi come vanno blaterano gli attuali amministratori, inventandosi complotti e ostacoli alla volontà realizzativa dei nuovi illuminati amministratori, ma bensì un idea politica di Amministrazione, ovvero l'istituzione di una super concentrazione del potere comunale nelle loro mani e di una subordinazione del potere, non solo quello politico di controllo dell'opposizione, ma anche quello amministrativo, cioè l'intera macchina organizzativa e amministrativa comunale, a partire dai vertici, segretario e funzioni apicali come dirigenti e funzionari; ma non riorganizzandoli secondo efficenza e capacità operativa, rispettandone autonomia e indipendenza per garantirne l'imparzialità, ma cercando con sostituzioni, rimozioni, ecc. di addomesticarne le volontà e l'indipendenza".
È questo il punto di vista espresso da Giuseppe "Pino" Coluccia, ex sindaco di Rio nell’Elba ed ex consigliere provinciale, legato alla politica di centrosinistra.
Secondo Coluccia da parte della amministrazione comunale portoferraiese in carica ci sarebbe una volontà di concentrazione di potere facendo anche a meno delle Commissioni consiliari.
Coluccia parla poi di "ridicola proposta dell'assessore Barbetti di un Giurì d'Onore, una specie di tribunale casereccio, presumibilmente di nomina della Giunta, fuori ordinamento, che metta il mordacchio a chi intenda criticare l'operato della giunta e per colpire principalmente l'opposizione consiliare, civile e politica".
Per Coluccia "il mantra che ispira l'attuale Giunta Portoferraiese è "abbiamo vinto noi e tutti devono adeguarsi alle nostre volontà, senza se e senza ma". Chi critica o obietta o richiami al rispetto della legittimità se non di legalità è considerato un complottista, uno che ostacolo senza ragione (quella del vincitore) e deve essere sostituito o escluso o attaccato personalmente, come quando si dà del bulletto al rappresentante del PD elbano, maggior partito dell'opposizione o si minaccia vagamente il capogruppo consiliare di svelare e documentare cose della passata amministrazione. Se veramente questa è l'idea di esercizio del potere comunale da parte di questa Giunta è facile smascherare che quest'arroganza nasconda una debolezza di fondo proprio sul da farsi e sulla incapacità di praticare un metodo realizzativo, condiviso e partecipato".
Coluccia conclude con il riferimento agli articoli 97 e 98 della Costituzione evidenziando come nell'articolo 98 sia scritto che i pubblici impiegati sono al servizio della Nazione.
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